― pubblicità ―

Dall'archivio:

Magenta, edificio in stato di abbandono usato come dormitorio dai senza tetto

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MAGENTA Avanzi di cibo, coperte sbattute in un angolo, sporcizia e odore pestilenziale. E’ il triste spettacolo che si trova all’interno di uno stabile abbandonato in via Alessandrini, nella zona industriale di Magenta. Dimora abituale di disperati senza tetto. Dimora pericolosa dove è facile farsi del male. Perché ci sono calcinacci che cadono e vetri a terra con i quali è possibile ferirsi.

L’altra mattina, verso le 6.30, un ragazzo di colore usciva da quello stabile. E’ stato notato da una persona che si stava recando al lavoro. Perché in quella zona ci sono, soprattutto, fabbriche, e poche abitazioni. Facile pensare che i disperati la usino solo di notte. Appena si fa chiaro escono e si dileguano. Uno stabile che si torva in quelle precarie condizioni da tempo, a lato del deposito dei pullman di via Walter Tobagi. Per entrare i senza tetto hanno spaccato il vetro della porta di ingresso. In questo modo basta scavalcare un metro circa per accedere all’interno. Nelle stanze si trova l’inferno. Puzza di urina ovunque. Difficile anche solo immaginare che qualcuno abbia trasformato quell’area nella sua casa abituale. Eppure è così. A terra si trova anche un telefonino cellulare e rifiuti di ogni genere. Si ripete in via Alessandrini la situazione che si era vissuta all’interno dell’area dismessa della ex Novaceta.

Quando qualcuno è senza casa gli va bene ogni cosa. Anche nello stabilimento diroccato di viale Piemonte i senza tetto avevano utilizzato alcune stanze per dormirci. Tra escrementi e rifiuti. Difficile entrare all’ospedale perché si rischia di essere sbattuti fuori. Anche se molti ci provano sempre perché non hanno alternative. E così si cerca un posto dove fa sempre freddo, ma almeno si dorme al riparo.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi