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Magenta e PGT. Le proposte del Partito Democratico per evitare di “navigare a vista”

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MAGENTA –  L’altro tema al centro della conferenza stampa convocata dal PD, è stato quello della Variante al Piano di Governo del Territorio, avviata dall’Amministrazione Calati. E sulla questione l’intervento più articolato e di sostanza, è stato quello del Capogruppo Dem Enzo Salvaggio. “Davanti ad un’Amministrazione che procede a vista, vogliamo essere propositivi, così il nostro appello per il bene comune della città, è quello di riprendere in mano alcune proposte che sono lì nei cassetti…”. E così Salvaggio è partito dal piano delle opere pubbliche: “Vorremmo comprendere che cosa intendono lasciare alla città. Qual è l’opera pubblica che questa Amministrazione ha in mente di realizzare? Noi obiettivamente non l’abbiamo ancora capito. Eppure hanno trovato alle spalle un Piano di Governo solido, se è vero che ci sono a bilancio oltre 4 milioni di euro. Se non fosse stato un documento credibile, non ci sarebbe stato l’interesse dei cittadini ad investire…”.

La domanda che si fa il PD a questo punto è capire quale sarà il disegno futuro di Magenta al di là del nuovo slogan della “Porta verde” coniato dal sindaco Calati. “Faranno un affidamento diretto sotto i 200 mila euro per produrre questa Variante. Ma cosa ci metteranno dentro?”. Da qui il rilancio di alcuni temi forti della campagna del PD. A cominciare dalle politiche per l’abitare. “C’è un problema concreto soprattutto per le giovani coppie e per i soggetti più fragili. Nel PGT Invernizzi avevamo pensato nell’ex area Fiera all’edilizia residenziale pubblica. Un progetto globale. Perché adesso non lo riprendono in mano – ha detto il Capogruppo del PD – visto che non ad oggi non c’è un’alternativa credibile in relazione a quella che resta un’emergenza?”.

Quindi il tema servizi per l’infanzia. “A Magenta quest’ anno, e non lo abbiamo detto noi, è stato raggiunto il record come liste di attesa per i bambini delle Scuole dell’Infanzia. La città dunque ha fame di servizi – ha proseguito Salvaggio – noi proponiamo la creazione di nuovi poli scolastici per la città. Nel PGT Invernizzi ne avevamo già messo i presupposti”.

Dopodichè il capogruppo Dem ha riaperto la querelle scoppiata quest’estate rispetto al piano delle attrezzature religiose per la realizzazione di nuovi luoghi di culto. “Siamo alla prova del nove. Questa Amministrazione ci ha raccontato che il PGT è mancante di un tassello a questo proposito. Ora c’è la possibilità di rimediare. Se il Sindaco non lo fa, evidentemente, si tratta di una precisa scelta politica di cui si deve assumere tutte le responsabilità. Anche qui serve chiarezza. E la questione non riguarda solo la Moschea, ma anche gli spazi richiesti dalle altre confessioni religiose”.

Da ultimo, il tema con ogni probabilità più caldo e strategico per il futuro di Magenta e del suo territorio: le aree dismesse. “Anche qui siamo all’anno zero. Sull’ex Novaceta c’era un progetto pronto per un nuovo polo industriale. Se si fosse dato corso alla nostra proposta oggi Magenta avrebbe un parcheggio con 500 posti auto in più in prossimità della stazione e un centro Cral con il relativo polmone verde, a disposizione dei cittadini. Qual è l’alternativa alla logistica che quest’Amministrazione mette sul tavolo? Nessuna”.  Ancora più pungente l’affondo sull’ex Saffa dove sul fronte di Boffalora è stato concluso come è noto l’accordo per l’arrivo della Vetropack. “A Pontenuovo per ora non arriverà  nulla. Eppure noi avevamo proposto meno produttivo e più residenziale. Ma anche qui non siamo stati ascoltati…”.

In chiosa Eleonora Preti: “L’unica cosa su cui questa Giunta è bravissima è nella narrazione politica del passato. Una costante damnatio memoriae della Giunta Invernizzi. Anche sul piano urbano del traffico, non c’è alcuna novità. Per non parlare del commercio, o del liceo musicale. La nostra Amministrazione a riguardo, si era impegnata a stanziare nuovi fondi, così da far crescere le strutture. Adesso assistiamo ad un passo indietro pericoloso e non si capisce davvero dove si vuole andare”.

Fabrizio Valenti

 

 

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