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Magenta e Pgt/1, verso la bufera? Salvaggio (Pd): ‘Meglio varianti parziali che una generale’

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

MAGENTA –  “Il cerchio si sta per chiudere.  Così, tra la fine di gennaio e i primi di febbraio la Variante al Piano di Governo del Territorio dell’Amministrazione di Marco Invernizzi prenderà definitivamente forma. Ad anticiparlo a Ticino Notizie è l’assessore alla partita Enzo Salvaggio. “Attorno al 20 avremo un Consiglio comunale in cui abbiamo condensato una serie di risposte alle interrogazioni della minoranza. Dopodiché avremo una doppia serata riservata allo strumento urbanistico”.  Venendo infine, appunto, alle due aree strategiche della città – ex Novaceta ed ex Saffa – Salvaggio chiosa: “Finalmente ci sono delle proposte concrete da parte delle proprietà. Per la Novaceta Unicredit è intenzionata a portare avanti un discorso produttivo e questo ci fa piacere. Quanto all’ex Saffa, accanto all’aspetto di nuovi insediamenti abitativi, è affiorata l’ipotesi di una nuova RSA”.  

Questo pezzo uscì su Ticino Notizie risale ad oltre 5 anni fa, ossia a quando la giunta di Marco Invernizzi e dell’allora assessore all’Urbanistica Enzo Salvaggio si accingeva a varare la Variante Generale del Pgt, che arrivò a circa tre mesi dal voto del 2017, che segnò la sconfitta del centrosinistra e la vittoria di Chiara Calati e del cdx.

Abbiamo volutamente riportato quelle parole perché dopo 5 anni ci troviamo nella stessa situazione: a 1 anno dal voto amministrativo (che salvo sorprese si terrà tra maggio e giugno del 2022) la giunta di centrodestra e del sindaco Chiara Calati ha lanciato l’iter di approvazione della Variante Generale, chiamata a ‘ridisegnare’ la Magenta del 2030 e del futuro prossimo e non solo.

Il via ieri sera, con un calendario (a tappe forzate) di cui parleremo nel pezzo successivo, che dovrebbe portare ad un  voto in Consiglio comunale entro il prossimo mese di marzo. Come successo a Invernizzi e Salvaggio..

Che stamani ha esposto a Ticino Notizie il suo pensiero e le sue perplessità. “Francamente debbo dire che questa accelerazione ci ha colti di sorpresa, per molte ragioni. Il Partito Democratico ha già esposto le sue perplessità, come anche Paolo Razzano. Dal mio punto di vista, comincio col dire che dopo la tempesta del Covid forse il Comune di Magenta dovrebbe pensare, anche dopo i burrascosi avvicendamenti all’ufficio Tecnico, a concludere nel modo migliore le tante opere finanziate da Governo e Regione, quasi 2 milioni di euro, con un termine ben preciso che è la fine di ottobre. La seconda riflessione è di carattere procedurale: anziché pensare a una Variante generale, passaggio complesso e irto di difficoltà, meglio sarebbe pensare a Varianti parziali, su richiesta degli operatori stessi. Anche perché siamo ancora in una fase di ridefinizione della nostra economia, un tempo di riflessioni più che di decisioni”, dice Salvaggio, indubbiamente il maggiore esperto di urbanistica e lavori pubblici tra i Dem cittadini.

Da ultimo, il candidato sindaco in pectore di Pd e csx del 2022 lancia una forte stoccata a Chiara Calati: ‘E’ dal 2017 che chiediamo al sindaco di Magenta quale sia la sua idea di città. La porta verde non la sentiamo neppure più, sulle due aree strategiche più importanti come Saffa  e Novaceta buio totale, con Boffalora che risolve i problemi irrisolti di Magenta, col Documento di Piano che latita, con una visione complessiva drammaticamente assente”.

Il dado è tratto, la contesa appena avviata. L’impressione è che ne vedremo, sentiremo e leggeremo delle belle.

Fab. Pro.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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