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Magenta e le cittadinanze onorarie: il pensiero di Eleonora Preti

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MAGENTA – Martedì sera, in chiusura di Consiglio comunale, il sindaco Chiara Calati e la maggioranza hanno respinto l’interrogazione di Eleonora Preti (Pd) sulla concessione della cittadinanza onoraria ai bambini stranieri nati in Italia.

L’esponente del Pd torna su quanto successo con un pensiero sul tema (e ovviamente sullo ius soli).

“Con parole cariche di colpevole indifferenza, il sindaco  Chiara Calai  martedì sera ha liquidato il tema della #cittadinanzaonoraria concessa ai bambini stranieri nati in Italia che frequentano le nostre scuole.
Un provvedimento dal forte valore simbolico, previsto da un regolamento che oggi l’attuale amministrazione sceglie di ignorare e calpestare con motivazioni prive di qualsiasi fondamento giuridico.
A chiunque capitasse di mettere piede in una classe italiana risulterebbe evidente che la battaglia per lo ius soli non è un obiettivo, men che meno una presa di posizione ideologica, ma una condizione necessaria.
Ogni giorno noi insegnanti, a ogni livello, siamo chiamati a costruire le competenze di cittadinanza, cioè a creare le condizioni culturali perché diritti e doveri siano estesi a tutti coloro che abitano il nostro territorio.


La negazione della cittadinanza mina alla base la costruzione educativa, impedisce alla scuola, e quindi allo Stato, di riconoscere e tutelare dei diritti che esistono nei fatti, ma non per la legge.
L’iniziativa voluta dall’amministrazione Invernizzi, come in molte altre città d’Italia, era un tentativo, sia pur insufficiente, di colmare questo vuoto, di dare il giusto riconoscimento a chi fa parte a pieno titolo della nostra comunità.
Martedì sera la città ha fatto dieci passi indietro, chiudendosi in un atteggiamento miope e pavido che rifiuta di guardare in faccia alla realtà.
Ma non ci arrendiamo. Continueremo a batterci perché bambine e bambini, ragazze e ragazzi abbiano pari dignità. E possano guardare con più fiducia al domani”.

 

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