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Magenta e la Giunta: scenari futuri ma non troppo e il modello Casa delle Libertà (che un tempo funzionava…)

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MAGENTA  –  Il tema è sempre quello e si trascina ormai da mesi. Vale a dire se e quando l’amministrazione di Chiara Calati, arriverà al famoso (ormai) rimpasto di Giunta. Dentro al quale è scontato l’ingresso del nuovo assessore mancante – manca all’appello dallo scorso luglio peraltro, dopo le dimissioni di Rocco Morabito per ragioni strettamente personali –  ma anche, perché no, visto che nelle ultime maggioranze se ne è discusso, di un possibile riassetto della squadra di governo cittadino. Se non altro, per dare quella ‘sterzata’ che da più parti si auspica.

Ma andiamo con ordine. Sicuramente l’ultimo fatto politico importante, ossia, l’uscita di Stefania Bonfiglio dalla Lega, incide sui nuovi equilibri del centrodestra e, di risulta, potrebbe avere ricadute anche sulla futura composizione dell’esecutivo cittadino. Ad oggi, però, quello che vi possiamo dire è che la Bonfiglio non approderà, almeno nell’immediato, nel partito di Giorgia Meloni. Il motivo è presto detto, ragioni di opportunità. 

Né il segretario locale Lorenzo Garagiola, né il responsabile di zona Umberto Novo Maerna, almeno nel breve, vogliono mettere ancor più in difficoltà un’Amministrazione che ha già i suoi bei problemi, visti i rapporti non certo facili, ultimamente, con il gruppo di Luca Del Gobbo. Non di meno, poi, c’è la questione dell’effetto domino. Una Bonfiglio subito in FDI e, di risulta, i nuovi equilibri della Giunta magentina, finirebbero per innescare possibili ‘rappresaglie leghiste’ in altri comuni della zona a trazione centrodestra.

Insomma, ad oggi va bene a tutti lo status quo. Anche se, quando le acque si saranno calmate, la destinazione della Bonfiglio pare segnata. Perché siamo tornati ancora su questo argomento? Semplice perché se non ufficialmente, almeno officiosamente, l’asse quanto mai saldo tra Luca Del Gobbo e Novo Umberto Maerna, può utilizzare questa vicenda come strumento di pressione sull’Amministrazione di Chiara Calati. Che ricordiamolo, a marzo ha un bilancio da approvare e, possibilmente – come ha auspicato (a nostro avviso più che correttamente) da queste colonne virtuali il vice Sindaco della Lega Simone Gelli – con una Giunta completa. La scadenza del bilancio, in ultima analisi, impone di rivedere il clima del “tiriamo a campare” degli ultimi mesi. 

Certo poi sul come uscirne, beh siamo davanti ad uno scenario molto complesso. Perché a quanto ci risulta, non mancherebbero le spinte anche interne a Forza Italia, per una revisione degli assessorati. Ci sarebbe un capogruppo Giuseppe Cantoni scalpitante e una Laura Cattaneo che qualcuno vorrebbe mettere in discussione. Dunque, gli appetiti sono diversi.

Con FDI che non disdegnerebbe l’eventualità di entrare in Giunta, magari proprio con il suo segretario cittadino Garagiola – un giovane competente e soprattutto con un lavoro, visto che fa il commercialista e non deve chiedere prebende alla politica – ma con NOI con l’Italia che in teoria dovrebbe dare le carte del mazzo ma che al momento continua a nicchiare, considerando ‘irricevibili’ le offerte arrivate dal Sindaco. Peraltro, versione esattamente rovesciata è quella che arriva dai vertici di Palazzo Formenti, con il gruppo di Del Gobbo che continuerebbe ad alzare l’asticella del rilancio… 

Una situazione d’impasse dalla quale se ne esce solo con sano realismo e senso di responsabilità. E soprattutto con la consapevolezza che le divisioni interne a questa Amministrazione, con tutta probabilità, avranno come ricaduta la sconfitta del centrodestra alle possibile elezioni. Punto.

E allora che fare? Noi crediamo che proprio le due figure riportate nella foto qui sotto (Luca Del Gobbo e Umberto Novo Maerna) possano dare un contributo essenziale alla causa, il tutto accompagnato da un Sindaco più assertivo e consapevole che non si può vivere alla giornata fino al 2022. Ognuno deve rinunciare a qualcosa e, contestualmente, metterci un po’ di coraggio, per dare una svolta alla situazione. Possibilmente, lasciando da parte il manuale Cencelli della politica ed equilibrismi un po’ stantii.

Per questo l’ingresso in Giunta di Fratelli d’Italia con un proprio Assessorato, accanto a quello che spetta a NOI con l’Italia, non suona oggi come qualcosa di blasfemo. Certo poi, visto che la matematica non è un’opinione, si tratterebbe di capire chi tra Forza Italia e Lega dovrebbe cedere qualcosa, senza dimenticare che gli azzurri oggi hanno in mano anche la poltrona della presidenza del Consiglio comunale e ci sono le presidenze (vedi ASM per esempio) di altre realtà da assegnare nel medio breve periodo…

Osare e dare una scossa, o proseguire con questa guerra di sottobosco fino alla fine del mandato? Chissà che una donna decisa come Chiara Calati, non colga la sfida. Con in contributo di due ‘vecchi’ – anche se non anagraficamente evidentemente  – politici del centrodestra modello ‘Casa delle Libertà’. Che poi, confessiamolo,  tanto male non era…

F.V.

 

 

 

 

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