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Magenta e la chiusura del nido Fornaroli, parla la Fivra: ‘La lana di roccia è sicura’

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

In merito alla chiusura della scuola d’infanzia Fornaroli di venerdì scorso, riceviamo e pubblichiamo la replica della Fivra

Gentili colleghi,

In merito al vostro articolo: http://ticinonotizie.it/eternit-chiusura-preventiva-dellasilo-fornaroli-di-magenta/

In cui si legge:

“Si è infatti verificato il distacco parziale di piccole parti di eternit dalla copertura del capannone industriale di Via Cavallari 37 di proprietà privata e che confina con la Scuola d’Infanzia Fornaroli. Il sopralluogo dei tecnici ha riscontrato la presenza di frammenti di eternit e di lana di roccia nel cortile della scuola”.

Vi chiediamo di rettificare o di eliminare il riferimento alla lana di roccia,  infatti:

FIVRA (Fabbriche Isolanti Vetro Roccia Associate), l’associazione dei principali produttori di lane minerali (lana di roccia e lana di vetro, i materiali isolanti più usati nel mondo ed in Europa), in merito all’articolo dell’8 giugno sulla chiusura preventiva dell’asilo Fornaroli di Magenta, plaude all’intervento del Comune ma ricorda che le lane minerali sono sicure.

Infatti la IARC (International Agency for Research on Cancer, massimo esperto in materia ed afferente all’Organizzazione Mondiale della Sanità) ha inserito le lane minerali nel gruppo 3 “non classificabile come cancerogeno per gli esseri umani” (al pari del thé e del caffè – cfr. “insulation glass wool” e “rock (stone) wool” in http://monographs.iarc.fr/ENG/Classification/ClassificationsAlphaOrder.pdf), mentre l’amianto è inserito nel gruppo 1 “cancerogeno per gli esseri umani”.

L’Unione Europea mantiene una classificazione più cautelativa, ma anch’essa riconosce che le lane minerali sono sicure se conformi alla “Nota Q” (ovvero bio-solubili, come quelle prodotte dai soci FIVRA) o alla “Nota R” (ovvero avanti diametro medio ponderale superiore a 6 micron). 

Nel caso in questione la lana di roccia distaccatasi deve essere considerata rifiuto pericoloso perché contaminata da amianto (stessa sorte sarebbe toccata a qualsiasi altro materiale contaminato da amianto).

Il tutto è stato recentemente ribadito dal documento “Le Fibre Artificiali Vetrose (FAV) – Linee guida per l’applicazione della normativa inerente ai rischi di esposizioni e le misure di prevenzione per la tutela della salute”, approvato dalla Conferenza Stato/Regioni, su proposta del Ministero della Salute, in data 10 novembre 2016 http://www.fivra.it/it/approfondimenti/27_fibre-artificiali-vetrose-fav-aggiornamento-delle-linee-guida-del-ministero-della-salute )

Cordialità

Ufficio Stampa FIVRA

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