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Dall'archivio:

Magenta e il toto assessore: e se Rifondazione ‘prestasse’ l’architetto Anile a Forza Italia?

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MAGENTA –  Premessa d’obbligo per il lettore. Questo vuole essere volutamente un articolo semiserio. Pertanto, speriamo che gli ‘addetti ai lavori’ lo prendano per tale stando al gioco. Alcuni di loro sono un po’ permalosi, speriamo che in questo caso facciano un’eccezione.  Considerato, però, quanto sta accadendo a livello nazionale con i vecchi blocchi di centrodestra e centrosinistra ormai superati dai fatti di questi giorni, e soprattutto alla luce del fatto che la politica è l’arte dell’impossibile, beh, allora, i nostri suggerimenti agli amici di Forza Italia, potrebbero essere più di una semplice boutade.  Le settimane trascorrono silenti, nulla di nuovo all’orizzonte tra gli azzurri rispetto ai nomi da fare al sindaco Calati per la ormai famosa griglia da sottoporre per il dopo Bellantonio.  Noi un’idea ce la siamo fatta, quanto meno per i Lavori Pubblici. L’unica figura che ha competenza ed esperienza in materia dentro a Forza Italia si chiama Felice Sgarella.

La materia la mastica da parecchio e tutto sommato, piaccia o no,  il suo consenso sul campo se l’è portato a casa anche stavolta. Purtroppo, però, il buon Felice ama troppo fare il ‘movimentista’. E’ la sua storia politica. Dall’epoca in cui militava nella Democrazia Proletaria di  Mario Capanna, fino ai giorni nostri quando ha minacciato di non votare il bilancio, salvo poi alzare la mano, dopo aver ottenuto le assicurazioni che chiedeva. Il ruolo di agitatore gli riesce bene, senz’altro lo diverte.

Qualche giorno fa, gli abbiamo detto che deve scegliere: “Non puoi fare quello di lotta e di governo al tempo stesso…”. Ma a lui piace così, è irremovibile. E allora bisogna guardarsi attorno. I nomi usciti finora per tutta una serie di ragioni (competenze che non ci sono, carta d’identità, motivi di opportunità…) non hanno la forza per andare avanti. Ma Forza Italia ad oggi è questa roba qui. Non offre di più. Prendere o lasciare.

Dunque, se il buon Felice non vuol fare il passo avanti che gli chiediamo da tempo, beh, potrebbe almeno provare a convincere il suo storico amico Francesco Anile. Anche lui architetto, trascorsi politici (e non solo) insieme a Sgarella.  Dunque, figura competente in materia di Lavori Pubblici. Beh, mettiamola così: diciamo che Rifondazione Comunista potrebbe ‘prestare’ Anile a Forza Italia. Per la ‘ragion di Stato’ cari compagni si può fare questo e altro…

F.V.

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