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Dall'archivio:

Magenta e il suo futuro urbanistico: siamo ancora alle suggestioni

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MAGENTA –  Il Consiglio comunale di martedì pomeriggio tra un numero e l’altro del bilancio consuntivo 2019 ci ha consegnato un’amara verità, peraltro, in parte confermata dalle parole della stessa Sindaca Chiara Calati. L’Amministrazione di Magenta sul fronte dell’Urbanistica e della visione di città futura brancola nel buio. Intendiamoci qui, a scanso di equivoci, la critica è sempre politica e mai personale, tanto più in questo momento poco fortunato per il nostro Sindaco a cui va tutta la nostra vicinanza e amicizia. Epperò, siamo ormai nel 2020 avanzato e di Variante al Piano di Governo del Territorio neanche l’ombra. Si era partiti con una paio di riunioni ma per lo più per ‘addetti ai lavori’ datate ormai 2019 in cui la Giunta Calati aveva tratteggiato il crono programma dei lavori. Nessun coinvolgimento dei cittadini, alcunché forma di Stati Generali alla Luca Del Gobbo – Marco Maerna (ma quella certo si è detto era un’altra epoca…). Dopodiché notte fonda. Il 2019 anno del Signore l’Amministrazione aveva esordito con una conferenza stampa in gennaio di cui ci ricordiamo benissimo i contenuti. Il Sindaco a proposito di visione di città, aveva parlato di ‘Porta verde’, aveva evocato delle suggestioni. Ebbene, sono trascorsi mesi e non sappiamo davvero che fine abbiano fatto quelle suggestioni. Nessuno vuole mettere in discussione le tante energie e i molteplici impegni che l’emergenza Covid ha sottratto a quest’Amministrazione che su questo fronte ha saputo tenere la barra dritta, bene al centro.

 

Purtuttavia, a meno di due anni dal voto, ci sarebbe da capire qual è l’idea del Sindaco Calati  e della Giunta rispetto all’ex Novaceta, piuttosto che rispetto alla Saffa di Pontenuovo. Usando una vecchia espressione magentina siamo zero al quoto quanto a fatti. E la cosa che per certi versi preoccupa sono i toni più dimessi del solito – la Calati da questo punto di vista e bisogna dargliene atto, è una inguaribile ottimista – con i quali ha affrontato l’argomento l’altra sera in Consiglio comunale. Il primo cittadino, infatti,  per la prima volta ha ammesso che ci sono ritardi, e tra una mezza parola in più e una in meno, forse anche per colpa del collegamento via streaming, è parsa annunciare l’arrivo di un nuovo Assessore all’Urbanistica.  Magari ci siamo sbagliati,  ma più di uno anche tra i protagonisti del Consiglio comunale, ha ascoltato proferire quelle parole.  Non vogliamo e non ci interessa nemmeno, qui cogliere l’ironia di alcune freddure che circolano su Facebook, tipo quelle dell’esponente dei Dem Paolo Razzano, che con la consueta puntura di spillo ha così commentato: “Beh praticamente ha detto che si auto licenzia…”. Il punto non è questo, ma il bene della città. Di una città che evidentemente rispetto al suo orizzonte prospettico non può permettersi ad oggi di andare oltre il vivacchiare alla giornata. Concedendosi al massimo un bel video che evoca suggestioni da portare alla BIT. Appunto, suggestioni ancora suggestioni. Ma le azioni? A quando? Noi continuiamo a sperare. 

 

F.V.

 

Sopra il video sulla Porta Verde di Milano realizzato in concomitanza alla partecipazione del Comune di Magenta alla BIT, in evidenza Luca Del Gobbo Consigliere regionale che ha ‘creato’ politicamente Chiara Calati indicandola a Sindaco di Magenta, il Sindaco al centro, e il vice e assessore alla Sicurezza Simone Gelli, politico navigato di lungo corso alla terza esperienza da amministratore locale

 

 

 

 

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