MAGENTA – Se varcando la soglia della Basilica, la notte della ricorrenza del Santo Vescovo, si ignora il nome – avvolto nel mistero sino all’ultimo – della persona o del gruppo cui verrà conferito il San Martino d’Oro, per quanto riguarda il Concerto (organizzato dall’associazione Totem), invece, vi è più di una certezza, sia perché se ne conosce il programma, sia per il fatto che i Nostri musicisti (Orchestra ‘Città di Magenta’ e Orchestra Giovanile Totem) non hanno mai deluso.
E conferma ne è l’esecuzione della composizione sacra di Giovanni Battista Pergolesi per soprano, contralto, archi e basso continuo , ‘Stabat Mater’, affidata a Dorela Cela, Teodara Drozdik-Popovic e alla Orchestra ‘Città di Magenta’, diretti dal Maestro Andrea Raffanini. L’intensa interpretazione delle cantanti liriche affascina il pubblico, che tributa loro un lungo applauso. La qualcosa si ripete al termine dell’esecuzione de ‘L’estro amaro’ di Antonio Vivaldi, Concerto per quattro violini, violoncello, archi e basso continuo in si minore. La musica rapisce, esalta la maestosità della Chiesa e, se non fosse per un viavai particolarmente eccessivo di fotografi durante le esecuzioni, si potrebbe godere pienamente di tanta bellezza.
Tra i numerosi battimano, domenica sera, uno commosso è dedicato al ricordo del presidente della Banda Civica, Giuliano Fornaroli, “un grande magentino, un grande amante della Musica”, dice Pietro Pierrettori, e un altro molto denso di significati scatta quando Renato Confalonieri annuncia l’invito rivolto al Corpo Musicale Dei Vd F di Magenta da parte del Comando dei VdF di Alessandria a suonare, nella città piemontese, in Concerto in ricordo dei tre colleghi periti nell’esplosione della cascina nell’alessandrino.
Franca Galeazzi