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Magenta e il commercio. Calati: “Non siamo quelli del NO. Ma bisogna avere le idee chiare”

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MAGENTA –  “Il Comune è aperto e ascoltiamo tutti. Con la Confcommercio è ripartita una proficua interlocuzione e a breve ci vedremo per la firma del Distretto del Commercio. La questione però è avere le idee chiare e, soprattutto, non ragione solo su spot strumentali e fini a se stessi ma che non fanno bene a Magenta”. L’Amministrazione di Chiara Calati non ci sta. E dopo le recenti critiche piovute da mondo del commercio e minoranze, rispetto alla viabilità cittadina, ancorché rispetto alla gestione del verde e al decoro urbano in generale, passa al contrattacco.

Così Chiara Calati, ma anche il Presidente del Consiglio comunale Fabrizio Ispano, intervenuto alla conferenza stampa insieme a Felice Sgarella, collega di partito in Forza Italia, ribadiscono il no alla riapertura di piazza Liberazione:

“Tutte le città che guardano la futuro lavorano sulla pedonalizzazione dei centri storici e noi dovremmo tornare indietro di 20 anni? Ci pare una cosa poco sensata, senza contare che per un intervento del genere servirebbero parecchi soldi. Almeno mezzo milione di euro tanto per cominciare, visto che il fondo della piazza è stato pensato per essere pedonale”. 

“Indubbiamente – continua il Sindaco Calati – dobbiamo lavorare molto sul decoro urbano, e come assessore all’Innovazione mi impegnerò anche per creare delle zone con Whi fi libero così come per l’installazione di panchine intelligenti, dotate anche di ricarica cellulari. Ma la strategia di rilancio deve andare in questa direzione. Piuttosto mi stupisce Silvia Minardi: prima propugna la città della bicicletta e poi eccola al fianco dei commercianti che vogliono riportare Magenta agli anni Novanta….”.

Ma Calati e la sua Amministrazione difendono con orgoglio anche l’intervento che a livello di lavori pubblici è stato fatto tra via Santa Caterina e via Santa Crescenzia. “Quel marciapiedi era in quelle condizioni da almeno vent’anni a questa parte. Per noi la sicurezza viene prima di tutto. Perché allora non ci hanno pensato quelli che sono venuti prima di noi?”.

E a proposito del piano di illuminazione che mancherebbe e che non riguarderebbe l’area fino a piazza Mercato ancora il primo cittadino dice: “Stiamo portando avanti un progetto complessivo. Come è noto, ne stiamo seguendo l’iter. Anche in quest’ambito vogliamo fare un ragionamento generale”. 

Diversa la questione del verde pubblico. Dove sia il Sindaco, sia l’assessore ai Lavori Pubblici Laura Cattaneo hanno ammesso “che qualcosa prima non funzionava”. “Occorre che ognuno si prenda le sue responsabilità, adesso, però, almeno c’è stato un “mea culpa” da parte di ASM. Guardiamo avanti e vediamo se le cose miglioreranno, come tutti auspichiamo”.

Anche la Cattaneo è andata sull’argomento delle uscite polemiche della coppia Porta Ronzio: “Mi spiace, visti i rapporti di stima, che si siano fatti condizionare da Silvia Minardi e Progetto Magenta. A me pare che iniziative di questo genere abbiano come unica finalità quella di mettere zizzania”.

E ancora a proposito del ‘famoso’ intervento tra le vie Santa Crescenzia e Santa Caterina ha confermato le parole del Sindaco: “Nessuno prima di noi aveva fatto nulla. Inoltre, stiamo parlando di un intervento piuttosto oneroso con un impegno di spesa pari a 30 mila euro. Voglio tranquillizzare i negozianti anche rispetto al fatto che saranno collocate delle lanternine che serviranno a migliorare l’illuminazione”.

Sempre Cattaneo molto pragmatica rispetto agli interventi realizzati in questi giorni: “Non conta quando, l’importante è averli realizzati.  Vedasi anche l’illuminazione completamente rifatta sia in Villa Naj Oleari che all’Ossario. Una spesa da 15 mila euro che rimarrà per tutta la comunità e non solo per il periodo della Battaglia”.

Da ultimo, la stoccata di Gelli all’indirizzo di Minardi: “Va bene che nella vita si può sempre cambiare idea…però qui stiamo esagerando. Da Progetto Magenta a Confusione Magenta…”.

F.V.

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