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Dall'archivio:

Magenta e il “caso mensa” (che per adesso viaggia solo sulle chat…)

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MAGENTA – La qualità del cibo della mensa proposto ai bambini e ai ragazzi delle scuole cittadine, torna ad essere oggetto di mugugni e, anche qualche cosa di più, tra i genitori. “Piatti freddi, frittate appiccicose, pesci maleodoranti…”. Sulle diverse chat di classe il tam tam ultimamente è ricorrente e anche le lamentele di qualche bimbo in regime di “semidieta forzata”.

“Ma in assenza di dichiarazioni ufficiali – spiega il Vice Sindaco e assessore alle Politiche Scolastiche Simone Gelli – possiamo fare bene poco. Da parte nostra c’è massima attenzione, tant’è che siamo passati ad un menù bio  a km 0 proprio per cercare di proporre dei miglioramenti a livello qualitativo e nutrizionale nella dieta dei nostri ragazzi. Inoltre, ho incontrato presidente e vice presidente della commissione mensa che sono due genitori per chiedere controlli e rigore”.

L’invito dell’assessore e anche del Sindaco Chiara Calati in ogni caso è quello di farsi avanti. Intanto la società che gestisce attualmente il servizio mensa ha visto prorogato il suo appalto fino alla fine dell’anno scolastico. “Anche nelle recenti sedute della commissione mensa – ribadisce il Vice Sindaco Gelli – non è emerso nulla di anomalo, tutto in regola. Ma ripeto noi siamo qui per questo, ma dobbiamo avere elementi ufficiali per poi agire di conseguenza”. Diversamente, resta solo il chiacchiericcio, che in concreto non serve a granché.

 

F.V.

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