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Magenta e i “Giovani di strada”: prosegue il progetto. Primo contatto con l’Assessore Chiodini

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MAGENTA – Interpretare il disagio giovanile, ma prim’ancora far cadere quei pregiudizi e, più in generale, quel muro che c’è tra i ragazzi e gli adulti. Il progetto ‘Giovani di strada’ avviato dalla precedente amministrazione Calati, è stato ora preso in mano e rilanciato con forza dall’Assessore alla partita Giampiero Chiodini. Il quale nel suo ruolo di ex docente e preside, nonché pedagogo, tiene molto ad instaurare questo rapporto che certamente è complesso e pieno di sfaccettature.

 


“L’iniziativa – spiega Chiodini – punta ad intercettare due fasce di ragazzi: quelli tra i 14 e 17 anni, che vanno ancora a scuola e, quelli più grandicelli, tra i 18 e i 23 anni. Qui la partita si fa più complessa. Anche perché i ragazzi – prosegue l’Assessore -sono ormai spesso automuniti, si spostano da Magenta e talvolta non frequentano più i nostri istituti. Ma non disperiamo. Siamo partiti dal primo gruppetto ma puntiamo ad agganciare anche gli altri”. Come? innanzi tutto, ponendosi sul loro stesso piano. Ergo, mai mettersi in cattedra.
Loro si ritrovano di solito al Parco Pertini in zona sud. “Sono giovani che al mattino vanno a scuola ma che al pomeriggio sono sempre in giro. Il problema oltre allo studio è quello di capire i loro effettivi bisogni e come tenerli ancorati a qualcosa”. Quel qualcosa oltre al parco può essere l’Oratorio. In questo caso quello dei Padri Somaschi.


“Li ho trovati lì – racconta Chiodini – al bar. Impegnati in una partita….. all’inizio non è stato facile farsi ascoltare. Però poi abbiamo discusso per una ventina di minuti. Per me è già un ottimo risultato aver rotto il ghiaccio. Loro mi hanno espresso una serie di richieste anche banali: nuove panchine per il parco Pertini. In cambio loro se ne faranno carico in toto. Per esempio hanno già organizzato qualche tempo fa una pulizia di questo polmone verde della città”.

 

Insomma un inizio incoraggiante. Anche se la strada da percorrere è lunga. Ma Chiodini è speranzoso.

“Sono una ventina circa quelli più giovani e altrettanti quelli sopra i 18 enni. Anche con loro vedrò il modo di incontrarli”. L’Assessore della Giunta Del Gobbo sa che da qualche parte si deve pur cominciare. Ma lui ha tutta l’esperienza e le capacità per aprire una breccia e stringere un alleanza con un spaccato importante della nostra città. Che non può e non deve essere lasciato al suo destino. Le istituzioni devono e soprattutto servono anche a questo.

F.V.

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