― pubblicità ―

Dall'archivio:

Magenta e giunta, polemiche (2): Del Gobbo al Pd, ‘sarò Grillo Parlante, lasciato un bilancio asfittico’

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

L’ex primo cittadino e main sponsor di Chiara Calati: ‘Adesso comincio a togliermi qualche sassolino dalle scarpe..’

 

MAGENTA – E’ soddisfatto, e ce ne mancherebbe. Luca Del Gobbo, dopo aver piazzato il colpo della sconosciuta Chiara Calati che vince col 60%, ha visto Magenta Popolare ottenere un altro posto in giunta e confermati 2 consiglieri, Massimo Peri e suo fratello Cristiano.

Ma non rinuncia al suo carattere toscano, pertanto ‘naturalmente’ polemico. E lette le prime polemiche indirizzate al cospetto della Calati, l’ex sindaco e assessore regionale decide di uscire allo scoperto.

“Nei prossimi cinque anni farò il Grillo Parlante, ossia mi toglierò qualche sassolino dalla scarpa ricordando alcune cose che per cortesia istituzionale ho fatto passare sotto silenzio. Perché leggere certe cose mi ha davvero fatto arrabbiare. Quindi non rinuncerò a parlare, gli amici del Pd e del centrosinistra si rassegnino. Comincio col ricordare a chi ci ha parlato di galateo istituzionale e di altro che nel 2012, quando si candidò Tino Viglio dopo di me, vivemmo la campagna elettorale con un esposto del Pd contro l’Amministrazione sul caso del market ex Moscatelli di via Sanchioli (oggi Tigros, nda). Un esposto in Procura che dopo 2 anni è stato archiviato, scagionando il sottoscritto, la dottoressa Naverio e tutti i tecnici dell’epoca, che ringrazio per la loro correttezza e professionalità. E’ una vicenda di cui non ho MAI fatto più cenno, ma adesso è il caso che la gente sappia, visto che si parla di trasparenza”.

 

 

 

 

 

Del Gobbo ne ha anche per il bilancio. “Non ho parlato di dissesto né di conti impazziti. Solo, faccio rilevare come ai miei tempi, in piena crisi economica, gli oneri di urbanizzazione fossero comunque a sei zeri. Il Comune, in questi 5 anni, ha fatto una scelta politica precisa e a mio avviso estrema, il consumo zero tanto decantato, che ha prodotto una fortissima riduzione degli oneri. E di conseguenza un bilancio asfittico. Un Comune è come un’azienda: cinque anni così lasciano il segno. Ed è esattamente quanto è avvenuto”.

Da ultimo, sul leitmotiv della trasparenza e delle tessere di partito, Del Gobbo chiude in tipico stile.. toscano. “Ho un vuoto di memoria: chi decise di assumere l’Amministrazione Invernizzi dopo la vittoria del 2012? Persone senza tessera? Non mi pare.. E non credo di sbagliarmi”.

Alla prossima, a quanto pare..

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi