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‘Magenta è bella da vedere’: il ‘raid’ di Vittorio Sgarbi- di Franca Galeazzi

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MAGENTA Comincio la cronaca dalla fine, per abbreviare i tempi di lettura a chi non fosse interessato. <<Magenta è bella da vedere>>, così, il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, al termine della visita di Casa Giacobbe, al momento di risalire sull’auto, ieri, domenica 29 gennaio, attorno alle 19.00.
Affermazione che ha fatto molto piacere a chi, come me, l’abbia udita. Sempre che non si sia trattato di un mero commiato di cortesia. Dubitare è lecito, siamo in democrazia e per di più in campagna elettorale. Tuttavia, a giudicare dall’interesse e dall’attenzione prestate alle parole di Pietro Pierrettori, che gli ha fatto da guida nelle stanze della storica dimora, il Professore è parso sincero. Proseguendo a ritroso nella cronaca, è doveroso riportare il <<bravissimo>>, rivolto da Sgarbi al ‘nostro’ cicerone al termine delle intense spiegazioni di questi sugli affreschi di Giacomo Campi, sulle ferite della facciata, sui cimeli custoditi nelle teche, sul falso storico contenuto nel dipinto di Giovanni Fattori di cui, al primo piano, troneggia la riproduzione. Insomma, per farla breve, il critico d’Arte ha mostrato di gradire quanto Magenta offre a testimonianza e ricordo di una pagina importante della Storia d’Italia, compresi i filmati e le fotografie celebrativi degli  anniversari del Centenario e del Centocinquantesimo della Battaglia del 1859. Ma Magenta non è solo ‘Battaglia’, alla cui Rievocazione, per altro, Sgarbi ha chiesto di essere invitato. No, Magenta dà il nome al colore dell’anno. Magenta è stata la Saffa, per citare un simbolo del suo passato industriale. Magenta ha la Chiesa di Santa Maria Assunta, di indubbio interesse artistico, ora in corso di restauro. Magenta ha un Teatro …

 

Tra i busti di un re e imperatori e il plastico del ponte sul Ticino, tra il dono di testi storici agli ospiti e  strette di mano, discorsi,  foto di rito, il presidente della Pro Loco e, in primis, il sindaco Luca Del Gobbo hanno inteso avviare e riallacciare trama e ordito di un proficuo rapporto con i rappresentanti delle Istituzioni superiori al fine di un auspicato ‘Rinascimento’, per dirla alla Del Gobbo e pure alla Sgarbi, della Città. Il tono della voce era basso, ma ho drizzato le orecchie. Non resta che sperare.

Franca Galeazzi

Le foto sono tratte dalla pagina Facebook di Pro Loco Magenta

 

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