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Magenta, Don Tragella: “Il potere dei senza potere – Interrogatorio a distanza con Václav Havel

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Il Centro Culturale Don Cesare Tragella, Urbanamente, Centro Studi politico/sociali John F. e Robert F. Kennedy, Amici Centro Culturale Shalom, Comunità Pastorale Magenta – Santa Gianna e San Paolo VI, con il patrocinio del Comune di Magenta, presentano venerdì 27 novembre 2020 alle ore 21 in diretta streaming su youtube la mostra che tratta l’attualità del libro di Havel, ‘Il potere dei senza potere’: pur nelle mutate circostanze storiche è possibile impegnarsi per una “vita nella verità”.

MAGENTA – Ad oltre quarant’anni dalla sua pubblicazione in Italia, l’attualità del tema al centro del libro di Václav Havel, ‘Il potere dei senza potere’ (1978), pur nelle mutate circostanze storiche, è evidente: il ruolo politico della verità e il protagonismo della società.
Nel Meeting di Rimini del 2019 è stata presentata una mostra in suo onore proprio dal titolo “Il potere dei senza potere”, promossa dalla Fondazione Costruiamo il Futuro e dalla Library Václav Havel, a cura di Ubaldo Casotto e Francesco Magni.

Su iniziativa del Centro Culturale Don Cesare Tragella, Urbanamente, Centro Studi politico/sociali John F. e Robert F. Kennedy, Amici Centro Culturale Shalom, Comunità Pastorale Magenta – Santa Gianna e San Paolo VI, con il patrocinio del Comune di Magenta, la mostra verrà presentata venerdì 27 novembre 2020 alle ore 21.00 in diretta streaming su youtube con la partecipazione di uno dei due curatori Francesco Magni, ricercatore in Pedagogia generale e sociale presso l’Università degli Studi di Bergamo, che illustrerà la storia del dissidente ceco diventato Presidente della Repubblica della Cecoslovacchia con la caduta del muro di Berlino.

Attraverso la mostra l’esperienza di Havel ci testimonia che in ogni situazione, anche la più dura e difficile, è possibile impegnarsi per una “vita nella verità”.
Havel è mosso dalla consapevolezza che “avviene sempre qualche cosa” (perfino quando era imprigionato in carcere!) e che “la speranza è diversa dall’ottimismo”: la speranza, infatti, non riguarda la “convinzione che una certa cosa andrà a finire bene”, ma la certezza che “quella cosa ha un senso, indipendentemente da come andrà a finire”.
Seguendo la parabola esistenziale di un uomo che ha amato così tanto la verità, da rischiare per essa la propria libertà, possiamo imparare anche oggi a vivere pienamente da uomini i tempi che ci sono dati.

– Link per seguire la diretta della serata: https://youtu.be/DRtpoCncxQI (su youtube AIC Associazione Italiana Centri Culturali)

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