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Dall'archivio:

Magenta, Del Gobbo sulla recinzione di Villa Naj Oleari: “Da Razzano parole sagge, l’opposizione fa la sua parte”.

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MAGENTA –  “In questo terzo mandato, vedrete un Luca Del Gobbo meno ‘fumantino’, magari più riflessivo e più concentrato (ma questo lo era anche prima NDR) sulle cose da fare e le risposte da dare alla città”.

Luca Del Gobbo Primo cittadino di Magenta al terzo mandato non si scompone più di tanto per l’ultima ‘querelle’ sorta rispetto alla decisione della Sovraintendenza definita “IRREVOCABILE’  di far abbattere i pannelli che cingono la Villa Naj Oleari. 

 

Posto, che nel frattempo le Opposizioni in modo unitario hanno smussato le loro posizioni con una Nota congiunta in cui, di fatto, si chiede al Sindaco di difendere in tutte le sedi la scelta degli ormai famosi pannelli, Del Gobbo commenta così: “L’opposizione fa il suo gioco, per cui non vedo nulla di strano. Per il resto di sicuro ho apprezzato e considerato interessante il post di Paolo Razzano (PS le cui parole poi debbono aver fatto presa su tutte le Minoranze…)”. 

Per il resto Del Gobbo torna al nocciolo della questione di fondo: “Le regole belle o brutte che siano vanno rispettate…. E’ un po’ come quando l’arbitro ti fischia un rigore contro inesistente…. lo devi accettare”.  Parole che la dicono lunga su come Del Gobbo consideri il provvedimento della Sovraintendenza. Impugnarlo??? Mai direi mai. Però la versione del DelGobbo2.0 è molto più pragmatica. “Si può fare tutto ma con quali risultati? Ovviamente il nostro appello è che la Sovraintendenza guardi bene le carte e che adoperi il buon senso. Però bisogna anche essere concreti: queste cause costano parecchi soldi all’Ente Pubblico (ricordiamo che l’abbattimento e la costruzione della nuova recinzione sarebbe a costo zero per il Comune NDR)  e si trascinano a lungo…..”.

Del Gobbo dà la sensazione di voler chiudere al più presto – senza ovviamente lasciare nullo d’intentato – una vicenda che si trascina da tanti, troppi anni. Per poi passare – che è la cosa che più gli sta a cuore – alla valorizzazione di Villa Naj Oleari, polmone verde e spazio di grande valore cultura e non solo per la città di Magenta. 

 

 
Più che condivisibile la chiosa finale del Primo cittadino, già Consigliere ed Assessore regionale: “Forse ci sarebbe da interrogarsi sullo strapotere di alcuni organismi nel nostro Paese. Il cambiamento passa anche e soprattutto da qui…”. Chapeau.
 

F.V.

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