― pubblicità ―

Dall'archivio:

Magenta, Del Gobbo: “Per il futuro del nostro ospedale serve concretezza”

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MAGENTA – “Voglio pubblicamente fare arrivare il mio applauso al personale medico ed infermieristico del nostro ospedale ‘Fornaroli’. Fortunatamente, possiamo far affidamento su professionisti che ci mettono ogni giorno tanta passione in quello che fanno. Detto questo, però, mi auguro che l’iniziativa di sabato scorso ‘Ospedale in piazza’ svoltasi a Magenta per la seconda edizione e che ha visto la presenza, tra gli altri, dell’Assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, sia servita al nostro Sindaco e alla sua Giunta per sottolineare le problematiche che comunque non mancano per quanto concerne la Sanità nel nostro territorio”. 

il Fornaroli di Magenta

Luca Del Gobbo, già Sindaco di Magenta e oggi Consigliere regionale dell’est Ticino, come suo costume, va dritto  al cuore della questione: “Voglio essere molto franco: negli ultimi anni anche grazie al mio interessamento diretto e al gioco di squadra con l’allora assessore al bilancio Massimo Garavaglia, sono arrivati circa 20 milioni di euro per il ‘Fornaroli’. Ma non basta, ci sono una serie di argomenti di prospettiva che non possono essere nascosti o, peggio ancora, risolti con una bella passerella in piazza”.

Del Gobbo, nello specifico, si riferisce ai copiosi fondi fatti arrivare per il nuovo Pronto Soccorso, ormai in dirittura d’arrivo, per le sale operatorie, la rianimazione e la dialisi. “La mia attenzione su queste tematiche – ribadisce il Consigliere regionale è costante – e soprattutto va oltre i campanilismi. Perché è di tutta evidenza che anche su Abbiategrasso e sulla chiusura del suo Pronto Soccorso, che gioco forza, ha portato ad un aumento dei carichi e dell’utenza per Magenta, ci sono da fare delle riflessioni”.

L’ex Sindaco rileva poi il suo impegno personale anche nel trovare imprenditori pronti a fare del bene ed aiutare il ‘Fornaroli’. “Sono stato ben felice, a questo proposito, di creare il giusto contatto con chi ha voluto donare in modo anonimo 500 mila euro per il nostro ospedale”. Ed è anche per questo suo attaccamento che Del Gobbo dice a chiare lettere di “non aver partecipato per protesta” all’evento di sabato scorso.  Per il già Assessore regionale della Giunta di Bobo Maroni, quanto meno, c’è stato uno sgarbo istituzionale nei suoi confronti.

“A voler pensar male, mi viene da dire, visto che l’invito è arrivato a meno di 48 ore dall’iniziativa, che non fossi gradito. Evidentemente, di questi tempi, le critiche anche quelle costruttive non sono viste di buon occhio.  Si vede, volendo fare una battuta, che è poco glamour affrontare anche i problemi….”. Esigenze che peraltro con l’apertura del nuovo Pronto Soccorso, ormai imminente, sono dietro l’angolo.

“Mi auguro davvero che il Sindaco Calati e l’Assessore Patrizia Morani per la parte di sua competenza, abbiano spiegato all’Assessore Gallera che al Pronto Soccorso di Magenta ci sono problemi di organico: a livello di personale siamo sottodimensionati. Mancano 10 infermieri e tre medici. Così come 4 postazioni per la rianimazione sono poche per un Pronto Soccorso che deve farsi carico anche di Abbiategrasso. Cosa facciamo? Stabilizziamo un paziente che arriva in emergenza e poi lo spediamo a Legnano?”.

Del Gobbo solleva problematiche reali annunciando la possibilità a breve di presentare interrogazioni ad hoc in Consiglio regionale. “La Sanità per questo territorio al di là delle bandiere deve essere una priorità. Spero però di non trovarmi da solo ad affrontare l’argomento in quanto finora a livello amministrativo non ho trovato un grande sostegno…”.

Ma l’ex Sindaco va oltre e torna a fare un ragionamento di sistema. “Come già detto in più circostanze Magenta e Abbiategrasso non debbono essere in competizione. I due ospedali debbono integrarsi, a patto però che siano chiare le loro vocazioni e, soprattutto vengano esaltate le loro eccellenze. Questa è la strada da seguire e l’auspicio è che massimo sia il sostegno da parte dell’Assessore Gallera in questa direzione”.

Tornando poi al ‘Fornaroli’ ci sono alcune situazioni che vanno monitorate ma più ancora rispetto alle quali serve chiarezza: “L’Urologia dall’epoca del professor Zanollo è sempre stata un fiore all’occhiello per Magenta. Da tempo manca il Primario, che facciamo allora? Dobbiamo definitivamente abdicare e dipendere da Legnano? Basta saperlo. Così come – aggiunto il Consigliere regionale di ‘Noi con l’Italia’ – ci sono altri reparti con primari e infermieri di lungo corso ormai prossimi alla pensione. Anche qui è necessaria una riflessione per capire se si vuole dare continuità ad una storia fatta di un grande tradizione medico ospedaliera o se invece ci sono altri progetti. Per il momento – chiosa Del Gobbo – mi sento solo di esprimere il massimo sostegno ai nostri medici ed infermieri sono loro il cuore pulsante del nostro ospedale. Meritano tutta la nostra stima”.

Fabrizio Valenti

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi