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Dall'archivio:

Magenta, Del Gobbo gelido con la variante di Pgt e l’architetto Favole. ‘Noi ci rivolgemmo allo studio Giugiaro…’

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MAGENTA “Lo studio Giugiaro? E’ un’occasione da cogliere per qualsiasi Amministrazione, fermo restando che chi è alla guida della città ha il diritto di avere un’idea diversa della città, ma quanto meno, occorre avere una visione d’insieme delle cose”. L’ex Sindaco Luca Del Gobbo torna a parlare di Magenta. Non lo fa direttamente rispetto al progetto di Via Garibaldi, ma siccome in queste settimane, è stato più volte evocato lo studio che l’allora amministrazione Del Gobbo commissionò al famoso studio design Giugiaro di Torino, il Consigliere regionale di Noi con l’Italia tiene a fare una serie di precisazioni.

 

“Innanzi tutto, quando vai da Giugiaro è un po’ come andare da Armani per farsi fare un vestito. Compri un’idea, una suggestione, qualcosa che comunque alza l’asticella e qualifica il progetto e la visione prospettica della tua città. Tanto che in quella consulenza, come ha ricordato di recente anche l’Ingegner Tino Viglio che aveva seguito tutta la partita insieme al sottoscritto e all’allora vice Sindaco Marco Maerna, c’erano alcuni spunti molto interessanti e altri magari di più difficile attuazione. Ciò detto, c’era un quadro organico, una visione coordinata e armonica per il centro storico della città e il suo arredo urbano”.

 

Questa intervista di Luca Del Gobbo a Ticino Notizie risale a un anno e mezzo fa. L’abbiamo riproposta per una semplice ragione: siamo convinti che rappresentino il pensiero attuale dell’ex sindaco sulla decisione di acceleare sulla variante generale del Pgt e su alcune delle cose dette dall’architetto Paolo Favole in sede di ‘campagna di ascolto’.

Più nel dettaglio (politico), questa ennesima disputa è l’immagine plastica della differenza di impostazione tra Del Gobbo e Chiara Calati. A cui il predecessore è come se contestasse due scelte: quella politica (ascolto e raccolta proposte in pochi giorni, iter burocratico a tappe forzate per approvare il tutto a ridosso del voto del 2022) e quella di merito.

na volta….

Del Gobbo, più volte, ha parlato del progetto Giugiaro (quasi) rimpiangendo le scelte differenti (o le NON scelte) adottate dalla Calati. L’obiettivo non è contestare Paolo Favole, di cui abbiamo pubblicato per primi il curriculum e che è professionista di indubbia esperienza, bensì far trasparire il rammarico per non aver voluto, in questi anni, volare più alto. Inoltre Del Gobbo, dal carattere toscano e notoriamente fumantino, ha fatto filtrare disappunto per il passaggio dell’architetto Favole sulla carenza di un centro storico a Magenta (e il piano Giugiaro partiva proprio da quello) e il fatto che circa 40 anni fa Paolo Favole progettò la scuola media di Pontevecchio. Che l’ex sindaco, evidentemente, non considera edificio da Pulitzer dell’architettura.

Cosa resterà delle aree ex Saffa e Novaceta? Se sulla prima la presenza di Vetropack a Boffalora segna irrimediabilmente il destino dell’area, ma si tratta di scelte (vincenti) di un piccolo Comune che Magenta di fatto subisce, su Novaceta (ma anche sulla decina di Ambiti Speciali di Trasformazione) personalmente non abbiamo colto le progettualità, ma solo dei silenzi.

Comprensibili, del resto, se si pensa ai tempi strettissimi in cui la giunta Calati si è voluta infilare per l’approvazione del documento che disegnerà la Magenta del 2030 (e oltre).

Il dato politico, quello che ci importa di più in attesa di capire con esattezza  quale sarà la Magenta tratteggiata dalla variante Calati, sembra a questo punto soprattutto uno: se domani sera si andasse in Consiglio comunale per l’approvazione della Variante di Pgt, il centrodestra di governo non avrebbe- con tutta probabilità- i voti necessari per approvarla.

Cambierà qualcosa, nei prossimi mesi? Ai posteri..

Fab. Pro.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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