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Magenta, Decreto Sicurezza: il PD polemico solidarizza con il sindaco

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MAGENTA – “Finisce definitivamente il business sull’immigrazione. I Sindaci che oggi vogliono boicottare il decreto Salvini ne risponderanno ai loro cittadini ed elettori. A Magenta intendo far rispettare il Decreto in ogni suo comma ed articolo”. 

Parole a firma del vice sindaco e assessore alla Sicurezza Simone Gelli, vergate qualche giorno fa sulla sua pagina facebook, e che al di là delle diverse posizioni politiche sulla questione immigrazione, hanno portato ironicamente il PD magentino ad esprimere “solidarietà” al sindaco Chiara Calati. Già, perché secondo Paolo Razzano e i ‘Dem’ locali quello di Gelli, seppur crediamo noi senza malizia, sarebbe uno sgarbo istituzionale bello e buono. “Perché il Sindaco – spiegano gli esponenti del PD – fino a prova contraria, è Chiara Calati, che però sull’argomento non si è pronunciata, scavalcata dal suo vice sindaco”.

In effetti, il Primo cittadino, forse, per strategia politica o altro, non si è finora espressa sull’argomento, pur avendone pieno titolo, essendo tra l’altro componente dell’ANCI regionale.

Calati, con tutta probabilità, scegliendo il low profile, non ha voluto prender parte al botta e risposta che vede anche a livello nazionale, da un lato i sindaci che invocano la “disobbedienza civile” e dall’altra quelli che stanno con Salvini o, più banalmente, come ha fatto notare anche la Presidente del Senato Casellati, che rispettano la legge.

Sta di fatto, però, che Gelli sulla vicenda – forse anche per giocare un ruolo da “parafulmine” – ha deciso di esporsi pubblicamente. Resta per qualcuno lo “sgarbo” istituzionale. E anche in seno alla maggioranza, nell’area dei moderati, questo protagonismo dell’Assessore alla Sicurezza, pare che abbia provocato qualche mal di pancia di troppo. 

Curiosamente l’unico che seppur indirettamente ha risposto a Gelli in queste ore, cogliendo anche il vuoto pneumatico della politica magentina, è stato il Prevosto don Giuseppe Marinoni che dal pulpito, in occasione della Santa Messa dell’Epifania ha avuto parole molto nette rispetto alla vicenda 49 migranti a bordo della Sea Watch e della Sea Eye che attendono di sbarcare in qualche porto del Mediterraneo. “Questa Europa che volta la faccia a chi chiede aiuto, deve vergognarsi”. 

F.V.

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