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Magenta da rilanciare. L’Assessore Bellantonio: “Vi spiego come” Copia

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MAGENTA – “Sono un imprenditore, non sono un uomo di partito anche se sono di Forza Italia. Amo i fatti, non parlare  a sproposito, di idee ne ho tante, però, mi ha fatto personalmente male andare sui giornali come la pietra dello scandalo. Il commercio non può essere rivoltato come un calzino, ci vuole tempo e soprattutto serve un piano complessivo per ridare attrazione a Magenta e al suo centro storico”.

A parlare è Alfredo Bellantonio, Assessore al Commercio dell’Amministrazione di Chiara Calati. Il problema della desertificazione dei centri storici, è questione vecchia. Ma quanto mai attuale e preoccupante, anche per Magenta. Ma lui ribatte così:  “Il mega evento da solo non serve a nulla – spiega – serve invece creare le condizioni strutturali perché il commercio torni ad essere favorito. Magenta ha perso progressivamente la sua identità. Mi riferisco anche all’arredo urbano che va completamente rivisto così da renderlo omogeneo e coerente con la città. Non sono cose che si fanno da un giorno all’altro, tuttavia, non si può e non si deve limitarsi a mettere la toppa. Occorre lavorare rispetto a scelte definitive”.  E per Bellantonio la prima è quella di legare il nome di Magenta a quello del Parco del Ticino. “Magenta non è solo la Città della Battaglia, ma anche quella del Parco. Quest’ aspetto finora è passato in secondo piano. C’è  tutta una prospettiva turistica di cui dobbiamo appropriarci, che va valorizzata. Il turismo d’altronde è l’unico settore in forte e costante crescita nel nostro Paese da anni”.  “Magenta – prosegue l’Assessore al Commercio – deve diventare una città accogliente e appetibile da questo punto di vista. Su questo c’è da lavorare tantissimo”. A proposito poi di una città più bella, Bellantonio non cita unicamente il discorso di arredo urbanistico (piante, fioriere, ect.) “che oggi assomiglia ad un arlecchino” ma anche il tema illuminazione.  “Il progetto  già avviato con bando di Fondazione Cariplo dei nuovi punti luce a led rivoluzionerà la città non solo a livello di sicurezza, ma anche di servizi. Come Comune stiamo acquisendo i vecchi pali di proprietà Enel. Dopodiché attraverso un bando daremo mandato alle imprese di entrare nella fase operativa”.  Su piazza Liberazione Bellantonio anticipa, inoltre, uno stanziamento di fondi a partire dal 2019. “Dobbiamo andare in ordine di priorità – rimarca quello che è anche l’Assessore ai Lavori pubblici – abbiamo le scuole che sono messe malissimo, poi c’è la sicurezza. Ma nel bilancio di previsione che porteremo in Consiglio per fine mese abbiamo pensato anche a piazza Liberazione. Perché è indubbio che serva un grosso piano di manutenzione straordinaria”. Ancora, a riguardo dell’appeal del centro cittadino, Bellantonio evidenzia l’importanza di lavorare sul fronte della sburocratizzazione.  “Senza dubbio agevolare gli ampliamenti, così come la possibilità che alcune attività vengano unificate, potrebbe essere una soluzione per rispondere agli affitti alti, che molto incidono. Considerato che non possiamo certo andare a casa degli altri a dire quanto devono fare pagare il canone di locazione, però, possiamo agire  agevolando attività o professionisti che intendono avviare forme di co-working”.  Bellantonio non si sottrae alle domande e affronta anche l’argomento, assai spinoso, della riqualificazione di via Garibaldi. “I lavori partiranno nel 2019 – annuncia – ma l’iter è già stato avviato. A partire dalla bozza di progetto che abbiano rivisitato inserendo anche i marciapiedi, finanche al fatto di prendere contatti con Cap Holding e AmiAcque per quel che riguarda i servizi. Il nostro intendimento è quello di risanare, quello che è un pezzo importante della nostra città, non solo per quel che riguarda il centro storico e, quindi, l’aspetto commerciale. Ma anche più propriamente per la viabilità, considerato che si tratta dell’asse d’ingresso da sud ovest”.  Da ultimo, il tema dei parchi cittadini che a Magenta abbondano. “Durante il mio mandato vorrei avviare un piano complessivo parchi così da farli vivere realmente. Credo che questi possano realmente diventare le piazze verdi del futuro. Vanno vivacizzati, resi fruibili, occorre togliere ogni forma di barriera fisica. Perché non pensare che questi ospitino, qui sì, eventi? Questo – conclude Bellantonio – è il discorso di prospettiva. Poi, ovviamente,  c’è il presente e tanto stiamo facendo per metterli in ordine e sicurezza”.  Perché il quotidiano impegna e non poco: “Dall’atto del nostro insediamento abbiamo gestito, una per una, seicento segnalazioni di disservizi. Dalla buca nel marciapiede, alla lampadina rotta del lampione. E’ un lavoro sotto traccia prezioso che facciamo ogni giorno con la mia struttura, senza andare a strombazzarlo su facebook….”.

Fabrizio Valenti

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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