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Magenta, da Hammy tanta voglia di.. bolliti: mercoledì 19

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MAGENTA – A ridosso del Natale, e con queste temperature rigide, sono sicuramente il piatto perfetto: in via Garibaldi a Magenta, da Hammy, torna la tradizionale serata dei bolliti.

Luca Wallaby ed il suo staff proporranno una selezione di salumi e formaggi, il gran misto di bolliti con mostarda e salsa verde, cotechino e purè, dolce al cucchiaio e vino Ziggurat Montefalco (cantine Lunelli) al prezzo di 35 euro.

Un modo PERFETTO per avvicinarsi alle feste, andando a degustare uno dei piatti simbolo della tradizione milanese e lombarda. Si comincia alle 21, ultimissimi posti prenotabili allo 0297001540.

 

Siccome col tempo è diventato un piatto quasi mitologico e sicuramente identitario, al punto di avere associazioni che lo sostengono e ne difendono la originaria purezza, ecco come prepararlo a casa. Il bollito misto deve presentare un giusto equilibrio di carni grasse e magre, bianche e rosse; e deve essere gustato con salse aspre e dolci, forti e leggere.

Di seguito l’elenco delle carni canoniche che dovrebbero in teoria essere presenti in ogni vero bollito misto alla milanese.

Carni bovine: tenerone (dal collo o coppa), scaramella (pancia e costato), muscolo di coscia, muscoletto (stinco), spalla, fiocco di punta, cappello del prete.
Poi i cosiddetti ammenicoli, o carni di varia provenienza: lingua, testina, coda, zampino, gallina, cotechino, rollata (o tasca ripiena).

La cottura.
Si immerge in una grande pentola piena d’acqua sale grosso, cipolla, gambi di sedano, aglio (poco e in spicchi), prezzemolo, rosmarino, alcuni grani di pepe e si fa bollire il tutto per circa 15 minuti.
A questo punto, si aggiunge il biancostato, il muscolo e la coda.
La lingua e la testina devono cuocere in pentole a parte.
Si cuociono le carni per 3 ore circa.
La gallina o il cappone vanno cotti in una loro pentola per 1 ora ½ circa con gli stessi aromi e le stesse verdure.
In un’ulteriore pentola si cuoce il cotechino, per una durata variabile a seconda della sua grossezza.
Si tolgono dalla pentola le vivande che via via giungono a cottura, prima che si sfaldino per l’eccessiva durata della loro bollitura; le carni estratte dalla pentola si dispongono in uno scaldavivande.
Quando tutte le carni sono cotte a puntino, vanno servite in piatti caldi e accompagnate dalle loro salse e dalle loro verdure di cottura, più cipolline e cetriolini sott’aceto, purea o patate lesse all’aceto balsamico.

 

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