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Magenta, Cral ex Novaceta: il Movimento Dignità e Lavoro presenta il progetto di recupero

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MAGENTA Cosa ne sarà dell’area Cral annessa alla ex Novaceta di Magenta? Un immenso parco sportivo recuperato dal degrado assoluto nel 2014 grazie ai volontari dell’associazione Ri Parco Bene Comune con l’intenzione di donarlo alla città. Proprio in questi giorni il Movimento Popolare Dignità e Lavoro, che racchiude i lavoratori dello storico stabilimento, ha protocollato in Comune la Bozza di un Progetto di riqualificazione di quell’area. “Un progetto ampliabile e migliorabile – spiega Mario De Luca del Movimento – grazie alle idee e proposte di cittadini, associazioni, enti e di chiunque volesse dare un contributo”. Il Movimento si affida, quindi, alla cosiddetta Società Civile di Magenta per recuperare un pezzo di storia che non deve assolutamente andare perso. “Ad oggi, – aggiunge De Luca – sebbene la trascorsa amministrazione comunale e quella attuale abbiano ribadito la volontà di destinare l’area a Parco Pubblico, non c’è alcun atto ufficiale amministrativo che regola tale sventolata volontà”.

E allora ecco la bozza di un progetto ambizioso, ma fattibile. Che punta sulla ricerca di sponsor e collaboratori già avviata nel 2019 e che si è arrestata quest’anno per via del Covid 19. De Luca vuole, prima di tutto, precisare una cosa. L’associazione Ri-Parco bene Comune chiederà alla proprietà e all’amministrazione comunale di poter gestire il parco. Questo per il semplice motivo che il Cral e tutta l’area degli impianti sportivi è sempre stata affidata ai lavoratori ex Novaceta. Sono stati poi gli stessi volontari dell’associazione a togliere, dal degrado assoluto, l’area di viale Piemonte recuperando, per quanto è stato possibile, il campo da calcio, da tennis, da bocce e la pista di atletica. Le criticità sono tante e nella bozza di progetto vengono tutte evidenziate nei particolari. La pista di atletica ha un valore storico immenso. Prima che diventasse campionessa del mondo, si allenò su quel tracciato niente meno che Sara Simeoni, già primatista mondiale nel salto in alto.

“Il fiore all’occhiello di tutto il progetto – aggiunge De Luca – potrebbe essere un campo da pallavolo. Gli spazi per realizzarlo esistono. Inoltre vorremmo realizzare un museo storico industriale e anche una palestra. Per quest’ultima avremmo individuato l’area in un capannone di circa 1200 metri quadrati che veniva utilizzato da Novaceta come autorimessa”. Insomma, ci sono tante idee da mettere in pratica. Il Movimento continuerà la lotta per recuperare il parco sportivo e, per voce di De Luca conclude dicendo: “Solo pochi giorni fa il Tribunale di Milano ha pubblicato le motivazioni della sentenza di condanna degli ex amministratori di Novaceta condannati per bancarotta. Ricordo che le spese processuali sono state completamente evase dai lavoratori senza aiuti esterni e parte dei soldi recuperati potrebbero essere investiti nel progetto di recupero”.

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