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Magenta, controlli Polizia Stradale sui camion: autista manometteva il cronotachigrafo, ritirata la patente

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MAGENTA  – Sanzioni per circa 2.000 euro, ritiro della patente, ai fini della sospensione, con relativa decurtazione di 10 punti, sequestro dell’attrezzatura illegale installata sul mezzo. Queste le conseguenze per un autotrasportatore rumeno, fermato nella notte tra domenica e lunedì, dagli operatori Polizia Stradale di Magenta.
Purtroppo il fenomeno delle manomissioni ed alterazioni dei cronotachigrafi, analogici e digitali, sembra non avere fine, con gravi ripercussioni sulla sicurezza della circolazione stradale.
Com’è noto, detti strumenti registrano le attività di lavoro e riposo dei conducenti di veicoli impegnati nell’autotrasporto di persone e cose. L’alterazione, consente agli autisti di poter condurre i veicoli di riferimento (autobus e TIR) per un numero di ore nettamente superiore a quello consentito riducendo, di contro, lo spazio temporale dedicato al riposo, ovvero al ripristino di quelle energie sufficienti per poter guidare in sicurezza.
La sera scorsa notte, a Magenta sulla sp11 altezza della rotatoria di intersezione con la “Boffalora/Malpensa”, personale del distaccamento della Polstrada sottoponeva a controllo il conducente di un TIR (autoarticolato con trattore Volvo) straniero (CEE), proveniente da Novara.
Il conducente, se pur residente in Italia da molti anni, provava ad eludere il controllo esibendo una scarsa padronanza della lingua italiana, manovra di poca utilità in quanto gli operatori nel proseguire riscontravano l`anomalia nel funzionamento del tachigrafo, accertando che il veicolo risultava non essersi mosso nelle ultime 24h. Approfondendo le verifiche recuperavano un magnete che posto sul sensore di movimento del cambio ne alterava l`invio di dati al dispositivo. Il veicolo immediatamente fermato con il ritiro dei documenti di circolazione veniva condotto presso un deposito giudiziario, mentre per il conducente, oltre alla sospensione immediata della patente di guida, è stata elevata una sanzione di circa 2000 euro.

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