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Magenta, controlli dei Carabinieri: ex ospite della Vincenziana in stazione, gli era stata negata la richiesta di asilo

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MAGENTA –  Dalla Vincenziana alla stazione ferroviaria di Magenta. Il centro di prima accoglienza per richiedenti asilo di via Casati ha chiuso da diverse settimane e c’è chi non sembra avere trovato una collocazione. Ieri mattina un giovane di nazionalità pakistana è stato sottoposto a controlli da parte dei carabinieri della stazione di Magenta. I militari erano impegnati in una serie di verifiche alla stazione ferroviaria e nel parcheggio dell’ospedale Fornaroli. All’uomo, trovato in stazione in attesa del treno per Milano, era stata rigettata la richiesta di asilo.

E così i carabinieri lo hanno accompagnato in Questura a Milano per ulteriori accertamenti sulla sua posizione. La domanda sorge spontanea. Dove sono finiti i richiedenti asilo che si trovavano nella struttura di via Casati a Magenta? Sono stati collocati in altre strutture o molti vivono allo sbando? Il giovane controllato ieri mattina ha dichiarato di vivere a Milano. Ora la sua posizione è al vaglio della Questura. Resta sempre difficile la situazione di fronte all’ospedale Fornaroli, altro luogo sensibile della città.

L’altro giorno due nordafricani hanno litigato in maniera accesa per accaparrarsi uno spazio dove poter svolgere il mestiere di parcheggiatore abusivo. Due uomini, tra l’altro non giovanissimi, con più di 60 anni alle spalle. Eppure quella alla quale si assiste in via Al Donatore di Sangue sembra proprio una lotta tra poveri. All’arrivo dei carabinieri e con la Polizia locale già sul posto, si è registrato il solito fuggi fuggi. Molti, per non vedersi sottrarre il borsone con la merce da vendere, entrano nell’atrio dell’ospedale. Aspettano che la situazione si sia calmata e corrono nuovamente verso i parcheggio.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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