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Magenta, Consiglio comunale: la Don Cuni un fiore all’occhiello per il territorio

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MAGENTA –  Consiglio comunale di Magenta caratterizzato da una certa attesa per l’assenza già anticipata del gruppo di NOI con l’Italia, ma subito controbilanciato dagli scranni vuoti nel PD di Marzia Bastianello – più che giustificata avendo da poco dato alla luce un bel maschietto di nome Leonardo – e di Elisabetta Mengoni. Dunque, pari e patta. Nessun rischio di scossoni per l’Amministrazione di Chiara Calati che ha aperto l’assise con parole di apprezzamento per Maurizio Baroni, festeggiato proprio ieri sera nel feudo di Pontevecchio e che andrà in pensione dal prossimo dicembre. Un pensiero dal Primo cittadino anche per la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. Da qui la sedia lasciata vuota a significare una riflessione in tal senso. “Non dobbiamo mai abbassare la guardia rispetto a questi episodi” ha aggiunto il Sindaco. 

Archiviate le comunicazioni e  nonché la lettura ed approvazione del verbale e relativa trascrizione del dibattito consiliare della seduta del 30 settembre scorsi, si è entrati nella fase più di sostanza del Consiglio. 

Il dottor Rizzi a questo proposito ha presentato il  Piano Programma, Bilancio Economico Pluriennale di Previsione e Bilancio Preventivo Economico Annuale Esercizi 2019/2020/2021 dell’Azienda Speciale Servizi alla Persona della Don Cuni su cui insistono 12 Comuni del Magentino.  Rizzi nella sua lunga ed esauriente relazione ha ripercorso alcuni punti cardine nella storia di questa azienda. Nel 2006 è stata attivata la RSA, quindi, il 2008 la partenza degli altri servizi, nel 2017 il Servizio di Tutela Minori e proprio di poco tempo fa l’accreditamento da parte di Regione Lombardia del secondo Nucleo Alzheimer. “Stiamo investendo parecchio – ha rimarcato il dottor Rizzi – anche a livello di innovazione e di macchinari. A breve attiveremo anche la Cartella Sociale in sinergia con l’ufficio di Piano. Mentre andiamo avanti con il Centro Diurno Anziani”. Il dato degli investimento di cui abbiamo detto sopra, ha fatto segnare nel 2019 un + 600 mila euro. In generale bene tutti i servizi con una leggera contrazione della ‘RSA Aperta’ ma questo più che altro per dei limiti normativi imposti a livello regionale.

Nel dibattito successivo alla presentazione dei numeri, ben presto l’attenzione si è focalizzata sul preoccupante tema della tutela minori. Un problema reale per il nostro territorio, se è vero che i casi seguiti sono ben 476 con un aumento esponenziale rispetto ai 300 iniziali. “E’ un argomento che merita una riflessione attenta – ha detto la Capogruppo di Progetto Magenta Silvia Minardi – così come quello dell’invecchiamento della popolazione. Senz’altro la Don Cuni è un fiore all’occhiello, però, servirebbe un ragionamento di prospettiva che vada oltre. In città del resto abbiamo strutture chiuse la cui destinazione era proprio questa…”. Questo dunque il riferimento alla Plodari e uno sprone all’Amministrazione ad agire rispetto ad un edificio storico lasciato da anni in una situazione di palpabile degrado e che tanto servirebbe alla nostra comunità.

Sulla stessa lunghezza d’onda gli interventi dei due  ‘Dem’ Paolo Razzano e Enzo Salvaggio. Razzano in particolar modo si è soffermato sul personale: “Va pagato bene perché queste persone fanno un lavoro prezioso ed importante”.  Su questi temi sono arrivate le rassicurazioni di Rizzi: “Nel 2021 il costo del personale diminuisce unicamente perché ci sono alcune posizione ricoperte da contratti a tempo determinato. Ma in linea generale i nostri dipendenti sono tutti stabilizzati.Oggi su 25 che lavorano per l’Azienda Speciale Consortile solo uno non ha un’assunzione  a tempo indeterminato”. 

Anche Giuseppe Cantoni capogruppo di Forza Italia ha affrontato la tematica dei minori in difficoltà. Puntuali le risposte del responsabile della Azienda Speciale: “Purtroppo sul territorio sono cresciute le conflittualità, il che non significa necessariamente minori che subiscono violenze, semmai, minori che vivono situazioni di disagio. Crescono d’altro canto le famiglie dove è in corso un divorzio o una separazione. Il fenomeno è assolutamente trasversale e coinvolge tutte le fasce sociali”.

In chiosa prima dell’approvazione del provvedimento l’intervento dell’Assessore alla partita Patrizia Morani: “Dobbiamo ringraziare il lavoro svolto dalla nostra Azienda. Viviamo una situazione certo non semplice con un maggior numero di anziani di cui farci carico e il tema minori già più volte ricordato. E’ per questo che stiamo cercando di pianificare il meglio il lavoro che coinvolge i bisogni di tutto il territorio del Magentino. Una buona programmazione può essere di sostegno alla professionalità di questa struttura”.

F.V.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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