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‘++Magenta, conciliazione famiglia-lavoro: gruppo di mamme scrive al Ministro Bonetti. Comune, batti un colpo

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Un gruppo di madri magentine ha scritto al Ministro Elena Bonetti (e segnalato al Comune di Magenta) in tema di conciliazione dei tempi famiglia e lavoro. Ecco i loro documenti.

MAGENTA   Come genitori delle bambine  e dei bambini che frequentano la scuola
dell’infanzia statale a Magenta, abbiamo deciso di scrivere alle istituzioni, trovate in calce copia dell’email inviata, per chiedere aiuto nel vedere garantiti i nostri diritti di conciliazione famiglia/ lavoro e per avere una piena attuazione alle pari opportunità in quanto già dallo scorso anno scolastico il comune di Magenta non effettua più
il servizio di pre e post scuola presso le scuole dell’infanzia, rimbalzando la colpa prima al Covid e poi alle 2 direzioni scolastiche.

Come genitori ci sembra che il Comune vada controtendenza e al posto di
cercare di far di tutto per uscire dalla crisi ci voglia far ripiombare
facendoci lasciare il lavoro o obbligandoci a spendere migliaia di euro
l’anno per una babysitter.

In una recente ricerca su “donne e lavoro tra pandemia e ripresa” il professor Rosina ha evidenziato come la mancanza di conciliazione porti ad una decrescita delle nascita e che comunque per mancanza di servizi 1 donna su 4 lascia il lavoro dopo la nascita. In Italia il tasso di occupati in part time involontario è il doppio rispetto alla medie UE, questo sempre per una mancanza di servizi educativi. Per il prossimo
anno scolastico, noi genitori di bambine e bambini nella fascia 3/6 anni ci troveremo ad andare ad aumentare ulteriormente questo dato. Possiamo capire le difficoltà nel dover organizzare un servizio con le norme ati-covid e abbiamo taciuto per tutto l’anno scolastico passato, ma ad oggi dopo quasi due anno di pandemia troviamo assurdo che il Comune non sia riuscito ad organizzarsi per garantire un servizio fondamentale per la comunità.

Vi ringraziamo per l’attenzione e speriamo che possiate sostenerci a
livello mediatico per vedere garantiti i nostri diritti di essere
genitori lavoratori e lavoratrici.

Stefania Lamanna

Alla cortese attenzione

Ministra per le pari opportunità e la famiglia

Elena Bonetti

Sottosegretaria MIUR

Sen. Barbara FLORIDIA

Assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari
Opportunità

Alessandra Locatelli

Alla c.a. dei componenti del Consiglio delle Pari Opportunità di
Regione Lombardia

Gentilissime,

siamo i genitori delle bambine e dei bambini che frequentano le scuole
dell’infanzia statali nel comune di Magenta, vi scriviamo per portare
alla vostra attenzione quanto sta accadendo nelle nostre scuole
dell’infanzia che mette a rischio il diritto alla conciliazione di
famiglia – lavoro e di conseguenza il nostro diritto al lavoro.

La problematica nasce poiché le scuole statali dell’infanzia e il
comune di Magenta ad oggi garantiscono un tempo scuola dalle ore 8:00
alle ore 16.00 con orari di ingresso e di uscita rigidi (es. nel plesso
Rodari di Via Saffi, la sezione Rossa entrerà dalle 8:00 alle 08:15 con
uscita dalle 15:30 alle 15:40; la sezione Blu entrerai dalle 08:20 alle
08:35 con uscita dalle 15:40 alle 15:50; la sezione Verde entrerá dalle
08:40 alle 09:00 con uscita dalle 15:50 alle 16:00); ogni sezione
effettuerà un tempo scuola di 37,5 ore con un monte ore di conseguenza
inferiore da quanto disposto dal DPR n. 89 del 20 marzo 2009.

Prima della pandemia veniva garantito, invece, il seguente orario:
servizio di pre scuola comunale dalle 07:30 alle ore 8:00, un servizio
di post scuola statale con merenda dalle 16:00 alle 17:00 e a seguire il
post scuola comunale dalle 17:00 alle 18:00.

Quanto ci viene offerto, ad oggi, dalle nostre scuole dell’infanzia
mette in seria difficoltà economica noi genitori, poiché ci troviamo a
dover scegliere tra ridurre il nostro orario lavorativo (sempre che ci
venga concesso dal datore di lavoro) oppure dover spendere diverse
migliaia di euro l’anno per pagare un servizio di babysitting.

In qualità di genitori, e non esperti del settore, crediamo che
l’organizzazione proposta dalle scuole dell’infanzia statali e dal
comune di Magenta leda il nostro diritto al lavoro e non prenda
minimamente in considerazione la conciliazione dei tempi famiglia-
lavoro; dopo quasi due anni dall’inizio della pandemia, il comune non è
stato in grado di studiare e proporre una soluzione che ci venga
incontro.

Tral’altro all’interno dello stesso comune sono presenti delle scuole
dell’infanzia paritarie, che prendono anche un contributo economico dal
comune di Magenta, e che garantiscono un orario di servizio compreso di
pre e post scuola. Quindi vi è anche una discriminazione tra genitori
che hanno scelto la scuola statale (che ha accettato solo i  bambini con
entrambi i genitori lavoratori) e chi, invece, può permettersi di
pagare una retta più sostenuta presso una scuola privata.

Siamo quindi a chiedervi, un vostro consiglio su come dobbiamo procedere
e cosa possiamo proporre alla scuola e al comune di Magenta per veder
garantiti i nostri diritti ed avere le giuste opportunità.
Nel ringraziarvi anticipatamente per la gentile attenzione che ci
vorrete dimostrare cogliamo l’occasione per porgervi i nostri più
cordiali saluti, I genitori delle bambine e dei bambini

Federica Nisli

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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