― pubblicità ―

Dall'archivio:

Magenta, commercio: la preoccupazione del presidente Luigi Alemani

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MAGENTA –  “Francamente mi considero un privilegiato. In questo periodo con la mia attività come negozio alimentare di vicinato ho potuto lavorare. E questo cambia tantissimo le cose, rispetto a chi dei miei colleghi è fermo da settimane e non sa ancora in quali condizioni potrà tirar su di nuovo la claire”.

E’ molto preoccupato Luigi Alemani presidente della Confcommercio territoriale per la situazione venutasi a creare a causa dell’emergenza Covid-19. “Spero tanto che il governo e la regione Lombardia si decidano il prima possibile a far ripartire, certamente in sicurezza, tutto il mondo del commercio, ambulantato compreso: i nostri mercati all’aperto sono un aspetto centrale che non può essere dimenticato vanno riaperti. Abbiamo bisogno di un segnale di speranza. Io porto sempre la mia esperienza: in queste settimane, non è stato facile lavorare tra precauzioni e dispositivi di sicurezza, c’è tantissima gente che chiede la spesa a domicilio e anche noi dobbiamo correre parecchio con anche costi fissi che crescono. Però, l’importante è esserci, è un modo anche per sentirsi utili verso chi è in difficoltà e più fragile. Mi metto nei panni invece di chi ha un’attività con dei bollette e affitti da pagare lo stesso e vive ancora nell’incertezza. Tutto ciò è terribile”.

Alemani va oltre e guarda il contesto cittadino che già prima dell’arrivo di questa pandemia aveva fatto registrare parecchie chiusure. “La paura è tanta – osserva il presidente di Confcommercio – perchè questo virus ha cambiato le nostre vite, le nostre priorità, il nostro modo di muoverci. Tuttavia, spero anche che la gente possa premiare chi avrà il coraggio e la forza di rialzare la saracinesca”.

In altre parole, l’entusiasmo, l’essere positivi, dovranno prevalere come sentimenti, rispetto al disfattismo e alla tragicità di questi giorni. “Mi rendo conto che non sarà un’impresa facile, tutt’altro, quasi titanica. Però, se il commercio non sarà lasciato solo dalle istituzioni a tutti i livelli, sono convinto che molti reagiranno e proveranno ad andare avanti. Tutti devono esserci vicini, però”.

Così come lo è anche la Confcommercio con i suoi uffici anche in questi giorni di coronavirus. “L’attività – conclude il presidente – prosegue in regime di smart working. Ma non ci siamo mai fermati. Il nostro segretario Simone Ganzebi e la sua struttura sono a disposizione per fornire consigli e informazioni rispetto alle misure a tutela di chi sta attraversando questa fase di crisi”. 

 

F.V.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi