― pubblicità ―

Dall'archivio:

Magenta: ci pensano Pro Loco e Comunità Pastorale a ricordare San Martino Santo Patrono (il Comune non pervenuto…)

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MAGENTA – “Premessa d’obbligo da vecchi cronisti, prima di pubblicare i contributi che il Presidente della Pro Loco Pietro Pierrettori e don Giuseppe Marinoni, per il tramite della Comunità Pastorale, hanno postato stamani sulle loro rispettive pagine Facebook, ci siamo presi la briga di controllare che il nostro Sindaco Chiara Calati, avesse riservato un pensiero al Santo Compatrono San Martino di Tours. Purtroppo, né sui profili istituzionali e pubblici del Primo cittadino, tanto meno, sulla pagina del Comune Città di Magenta, così come sul sito internet, non abbiamo trovato nemmeno un rigo, un pensiero per quella che comunque resta una data importante per i Magentini.
Tanto più oggi, che in epoca di Coronavirus, non si è potuto celebrare e assegnare il “San Martino d’Oro”, una tradizione per la nostra città. Oggi, alle ore 12.52, mentre scriviamo queste righe ancora il nulla cosmico (*speriamo di essere sonoramente smentiti nel pomeriggio NDR). 
Sinceramente, ne siamo dispiaciuti, ma non sorpresi. Capiamo la pandemia in corso, comprendiamo l’emergenza del momento ma a maggior ragione, il vivere le tradizioni, le usanze, coltivare le nostre radici, e il cercare soprattutto di condurre un’esistenza la più normale possibile, compatibilmente con il periodo difficile che stiamo attraversando, pensiamo sarebbe cosa buona e giusta. Non la vogliamo fare troppo lunga, di certo il Sindaco,  dovrebbe essere la guida di una Comunità, anche sotto il profilo spirituale e delle tradizioni, non solo a livello politico e amministrativo. Beh, allora,  consentiteci la battuta, per fortuna, che abbiamo Pietro Pierrettori e Don Giuseppe Marinoni. Lo scampanellio che ogni sera intorno alle 21, ci dice di non mollare e andare avanti è un segnale di SPERANZA FORTE.  Certamente, più forte della conta giornaliera di morti e feriti che mestamente ci arriva da Palazzo Formenti”. 
F.V.
11 novembre 2020
San Martino Patrono di Magenta.
Spiace molto non poter onorare la data, dopo 20 anni di lavoro dell’Ass.Pro Loco Magenta per portare alla rilevanza meritata la festa del Patrono della Città.
Per ragioni che si perdono negli anni, erano sottolineate di più le ricorrenze di San Biagio e di San Rocco.
Ovviamente la civiltà agricola del borgo dava più importanza a queste due (3 febbraio e 16 agosto) perché vi si svolgevano fiere che erano occasione di mercati, scambi e incontri legati alla principale attività delle nostre terre.
Vent’anni fa, coinvolgendo i rappresentanti della Comunità magentina, il Sindaco, Giuliana Labria ed il Prevosto, don Fausto Giacobbe, proponemmo di dare una nuova veste alla ricorrenza.
Nacque il “San Martino d’oro” riconoscimento (non premio o altro) che la Città avrebbe attribuito a chi, con il proprio operato, si fosse distinto nella Comunità.
In Basilica, le serate dell’11 novembre, in questi vent’anni, sono state sottolineate dai concerti dell’Orchestra “Città di Magenta” che, proprio in quell’occasione, vide la luce per merito dell’Ass.Totem, così come il “Coro Civico”.
Altre idee e altre proposte sono state considerate in questi anni.
Ricordiamo, una su tutte, il “Dolce di San Martino” che ha, anche, una valenza benefica per le opere di solidarietà.
Oggi, semplicemente e con fede, ci sentiamo di rivolgerci a San Martino perché protegga Magenta, sostenga chi ha problemi di lavoro, aiuti chi sta aiutando gli altri, tenga una mano sulla testa di chi sta combattendo contro la malattia e consoli chi piange le persone care.
Ma, soprattutto, ci esorti ad avere fiducia nel futuro e ci accompagni verso la sua Festa nel 2021.
N.B. Lo stendardo nella foto viene esposto sul pulpito, in Basilica, per la ricorrenza dell’11 novembre.
Proviene dalla vecchia Parrocchiale di San Martino che sorgeva nell’attuale piazza Kennedy, sul lato sx, direzione cimitero.
E’ stato portato nell’attuale Basilica nel 1903, data di consacrazione.
E’ databile metà ‘800 e non è escluso possa essere stato “testimone” della Battaglia negli episodi che si svolsero all’interno di quella chiesa.
Pietro Pierrettori
SAN MARTINO DI TOURS
Protettore di militari, sarti, osti, mendicanti e albergatori, nacque a Pannonia intorno al 315 e dopo aver intrapreso la carriera militare si convertì al cristianesimo.Viene rappresentato come soldato a cavallo, mentre taglia il suo mantello per donarlo a un povero. #ilsantodioggi
LO RICORDIAMO PERCHE’
Di stanza presso Amiens, donò a un povero metà del suo mantello e, la notte seguente, sognò Gesù che lo indossava. Questa visione lo convinse a chiedere l’esonero dal servizio militare e a farsi battezzare. Divenne vescovo di Tours, acclamato dal clero e dal popolo. Morì a Candes nel 397.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi