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Magenta: ci lascia Orazio Maccarone, presidente del Ri-Parco

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MAGENTA Quando me l’hanno detto non volevo crederci. Perché non vuoi mai credere che una persona che hai conosciuto e stimato non la vedrai più. Orazio Maccarone lo conoscevo da anni. Una delle tantissime persone che ho conosciuto per lavoro e che poi sono diventate amiche.

Orazio era uno dei volontari dell’associazione Ri-Parco fino a diventarne il presidente. Insieme avevano trasformato l’area degradata del Cral di viale Piemonte in un parco con tanto di pista di atletica, campo da tennis e da calcio. È morto in casa, seduto sul divano, con la televisione che andava. Probabilmente un attacco cardiaco. Il 28 novembre di quest’anno se ne era andata la sua amata Adriana.

Ci siamo incontrati diverse volte in questi giorni. Gli chiedevo come andava, ben sapendo cosa vuol dire vivere senza persone con le quali hai vissuto per decenni. Orazio con Adriana aveva vissuto per più di 40 anni, una vita. Ti eri fatto coraggio parlando di lei alla cerimonia tra amici all’obitorio di Magenta. Una cerimonia laica, come volevate. Era la prima volta che partecipavo ad un funerale fuori da una chiesa o, comunque, fuori da una casa di un culto religioso. Era strano per me che credo in Dio e sono fermamente convinto della sua esistenza.

Era stato bello sentire le persone che hanno conosciuto Adriana ricordarla con un pensiero. Da quel giorno ci siamo incontrati e sentiti parecchie volte. Ti mettevo in guardia: “Fidati, il dolore non passerà mai”. E ti raccomandavo: “Pensa ai momenti belli e tieniti sempre impegnato”. Ma era inutile dirtelo. Era quello che facevi, senza bisogno di raccomandazioni. Sono contento di averti conosciuto Orazio. Mi mancherai. E, fidati: nulla accade per caso.

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