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Magenta, Chiara Calati dopo la sentenza del Tar dice ‘ci adegueremo’. C’è la giurisprudenza, manca la politica

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

MAGENTA – L’Amministrazione Comunale di Magenta, sempre nel pieno rispetto dell’esercizio delle funzioni giurisdizionali, pur non condividendo, né in fatto, né in diritto, il provvedimento monocratico cautelare temporaneo assunto in data 01/08/2019 in pressoché totale assenza di contraddittorio, può al momento confermare che, previa necessaria analisi procedimentale del decreto, adotterà nel più breve tempo possibile le soluzioni conformative maggiormente confacenti alla in tal modo concessa tutela anticipatoria del preteso interesse avanzato dalla Associazione Moschea Abu Bakar. Il tutto, ovviamente, senza alcuna acquiescenza ed impregiudicati i mezzi di difesa e gravame concessi dall’Ordinamento statale.

Alle 19.30 di oggi, ossia a quasi 24 ore dalla notizia data dall’associazione Abu Bakar sulla vittoria del ricorso al Tar, il sindaco Chiara Calati ha diffuso questa nota.

Dalla quale si desume un esame eminentemente giuridico, va da sè ed è sacrosanto, del casus belli e della disputa con i fedeli islamici di Magenta. Ma da cui, e lo diciamo con sorpresa, manca del tutto e a nostro avviso la ‘ragione politica’, e il perchè la decisione ‘cassata’ dai giudici amministrativi era stata adottata.

Un’assenza che rende, sempre a nostro avviso, molto debole la replica. Attendiamo le prossime, e di certo imminenti, evoluzioni del caso.

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