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“Magenta-Boffalora, sì lavora per la posa di un pannello al Campo A”

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Una grande operazione di soccorso ai sopravvissuti alla Shoah

MAGENTA BOFFALORA – La storia del “Campo A per l’Alyah Bet, 1945-1948” di Boffalora-Magenta è un’importante spaccato territoriale, nel quadro della grande Storia, legato al dramma incommensurabile della Shoah.

Recentemente, nel nostro territorio, sono comparsi titoli e articoli di giornale che non onorano la vicenda nella sua autentica dimensione, che è quella di un’operazione salvifica, ma la riducono a una “copertura” a un’operazione politico-militare dell’allora nascente Stato di Israele. A fronte di ciò, il “Gruppo di Ricerca” che dal 2014 al 2017 ha lavorato intorno alla storia del Campo, composto dall’Amministrazione Comunale di Magenta di allora, dall’ANPI di Magenta, dal gruppo “Sciesopoli Ebraica di Selvino” e alcuni privati cittadini, intende ribadire quanto segue:

  • L’operazione “Alyah Bet” del dopoguerra fu soccorso ai sopravvissuti alla Shoah e organizzazione della loro emigrazione verso la Palestina mandataria. Venne condotta dalla Brigata Ebraica (Medaglia d’Oro al Valor Militare della Repubblica Italiana) dell’Esercito inglese, in Italia col sostegno fattivo del CLN e la solidarietà della popolazione.
  • Il nostro “Gruppo di Ricerca” ha avuto come finalità la diffusione di quella Memoria.
  • I Comuni di Selvino, Magenta e Boffalora (insieme al Parco del Ticino e ad altre realtà territoriali) hanno organizzato sull’argomento, dal 2015 al 2017, iniziative congiunte di risonanza internazionale, con alti patrocini (Comunità Ebraica di Milano, Memoriale della Shoah di Milano, ANPI Provinciale di Milano, “Sciesopoli Ebraica di Selvino”, CDEC, Fondazione Memoria della Deportazione, per citarne solo alcuni).
  • I risultati di quel lavoro, certamente non esaustivo ma basato su fonti storiche indiscutibili, sono stati pubblicati e sono consultabili per ogni possibile sviluppo della ricerca.

Si rileva inoltre che è attivo, da circa tre anni, sul territorio, il gruppo “Percorso della Memoria Diffusa” (ANPI Provinciale Milano, FIVL, Ecoistituto Valle del Ticino) che, in accordo col “Gruppo di Ricerca 2014-2017”, si sta impegnando nella realizzazione dell’ormai antico progetto di posa, all’ingresso di quello che fu il Campo A, di cartelli segnaletici e di informazione storica.

 

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