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Magenta/Boffalora, 310mila euro per le specie forestali della riserva Fagiana

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MAGENTA BOFFALORA Il Consiglio di Gestione del Parco del Ticino ha approvato martedì lo studio di fattibilità per interventi di miglioramento forestale e di lotta alle specie esotiche nella Riserva della Fagiana nei comuni di Magenta e BoffaloraTicino. 
   Lo studio, che prevede interventi per oltre 310 mila euro, che consentirà all’Ente di partecipare al bando di Regione Lombardia «Creazione di nuovi boschi, miglioramento dei boschi esistenti e sistemazioni idraulico forestali».
Il Pirellone ha infatti stanziato     risorse finanziarie complessivamente pari a 6 milioni di euro per interventi finalizzati alla protezione, conservazione, valorizzazione degli ecosistemi forestali, alla tutela della biodiversità, alla creazione di nuovi boschi nelle aree a insufficiente coefficiente    di boscosità e alla prevenzione del dissesto idrogeologico nelle aree delle colline pedemontane, fuori dalle Comunità montane.
   “Abbiamo valutato favorevolmente la possibilità di chiedere un finanziamento, attraverso il bando – commenta la Presidente del Parco, Cristina Chiappa – al fine di migliorare l’area forestale e contrastare le  specie esotiche nei boschi di proprietà 
   all’interno della tenuta “La Fagiana”nei Comuni di Magenta e Boffalora sopra Ticino . Nei mesi scorsi si è provveduto ad affidare ad un tecnico forestale la progettazione preliminare dei lavori necessari”. 
   Quattro le azioni individuate dal tecnico incaricato dal Parco: due di miglioramento forestale per oltre 205 mila euro, e due interventi di taglio delle esotiche per oltre 104 mila euro. “Gli interventi mirano soprattutto al controllo del ciliegio tardivo,   la più impattante tra le specie forestali invasive presenti alla Fagiana – aggiunge il Consigliere delegato Massimo Braghieri – ed al taglio di vecchi pioppi ibridi messi a dimora primo del passaggio al Parco della proprietà del bosco.
   Se i progetti saranno finanziati, oltre ad un miglioramento della struttura del bosco su poco meno di 50 ettari, saranno messe a dimora 1629 piantine tra alberi quali farnia, cerro, carpino bianco, pioppo nero, ed arbusti come il biancospino,    il crespino, e la rosa gallica”. Gli interventi avranno un cofinanziamento del Parco del Ticino.

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