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Magenta: Bellantonio, se ci sei batti un colpo

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

MAGENTA – AAA assessore (al Commercio) cercasi. La mettiamo giù piatta e diretta, ma con una doverosa premessa: chi scrive ha umana e sincera stima di Alfredo Bellantonio, assessore al Commercio (e altro) della giunta di Chiara Calati. E’ considerato un ‘ballariniano’, ossia un politico vicino al sindaco di Corbetta, ma volendo fare una battuta nessuno è perfetto.

Quello che conta, al di là del nostro personale gradimento o meno (peso specifico, zero) è l’attività del Comune di Magenta in un settore strategico, nel quale il centrodestra aveva generato parecchie attese in campagna elettorale, ponendo lo sviluppo delle attività commerciali tra i primi punti del programma amministrativo.

Ed  è su questo versante che, da settimane, raccogliamo piuttosto puntualmente mugugni diffusi dagli operatori del settore. Cosa sarà di via Garibaldi? L’idea delle casette di Natale (buona o cattiva che sia, se ne può discutere) sarà riproposta? Cosa sarà di piazza Liberazione, posto che il lamento di Marzia Bastianello su TN ci trova piuttosto d’accordo? Quali sono le idee per la Battaglia di Magenta? E quelle per tutti gli eventi in grado di generare indotto e richiamo a beneficio della città?

In questi mesi abbiamo saputo di  incontri tra Bellantonio e i commercianti ‘da vie ufficiose’, ossia da partecipanti agli stessi. Ma non sappiamo, non abbiamo letto, non percepiamo DOVE sono queste idee, quale iter stanno seguendo. Un invito all’azione che vorremmo estendere anche al presidente dell’Unione Commercio, Gigi Alemani, che ha fatto molto ma che ci piacerebbe potesse fare ancora di più. 

C’è poi, grossa come un macigno, la questione relativa ai nuovi insediamenti commerciali tra Magenta e Corbetta, oltre 7mila metri quadri di strutture di vendita. Un tema sul quale, ad esplicita (nostra) domanda durante una conferenza stampa dei mesi scorsi, non è stata data alcuna risposta.

Insomma, da Alfredo Bellantonio ci si aspetta di più: parole, idee, progetti, anche dissenso rispetto a quanto abbiamo sostenuto (e ci mancherebbe). Ma non certo questo silenzio ed eccessivo (a nostro modo di vedere) low profile. Very low, direbbero a Londra. Perché, diversamente, Bellantonio diverebbe un problema per il centrodestra e il sindaco Chiara Calati. E Magenta, ovviamente.

Fabrizio Provera

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