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Magenta, basilica di San Martino senza Acqua Santa per prudenza, Bigogno: “Basta limitazioni assurde”

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MAGENTA L’acqua santa ancora non c’è nella basilica di San Martino a Magenta e la cosa lascia perplessi diversi fedeli. Va bene la prudenza per il Covid, ma a molti sembra troppo che non si possa ancora immergere la mano nell’acquasantiera per potersi fare il segno della Croce. Francesco Bigogno ha raccolto i pareri di numerosi fedeli che la pensano in questo modo e si è fatto portavoce dei loro dubbi:
“È una cosa che non sta né in cielo né in terra – afferma senza mezzi termini – La gente non deve avere paura a segnarsi con l’acqua santa temendo di contagiarsi”. L’acqua benedetta è un segno di purificazione, di rispetto e protezione dai mali. È dall’epoca dell’inizio dell’emergenza pandemica che nella basilica di San Martino non è possibile eseguire quel gesto. Se all’inizio c’era massima condivisione di tali decisioni, adesso sembra non essere più così.

“Non è così dappertutto – continua Bigogno – io frequento le chiese di tutto il territorio e a Pontevecchio così come nella chiesa della Sacra Famiglia è diverso. Lì l’acqua santa è stata messa”. E, quindi. Va bene la cautela, ma senza esagerare. Inoltre c’è un altro gesto che sembra essere sparito ed è quello di stringersi la mano in segno di Pace. Un gesto bellissimo che è stato sostituito dallo sguardo di Pace in epoca covid.

Da alcune domeniche alcuni fedeli hanno ripreso a tendere la mano, ma non tutti accettano e si limitano allo sguardo. Sempre per prudenza. “Anche in questo caso ritengo inverosimile che non si dia la mano in segno di Pace – aggiunge Bigogno – Quando fuori dalla chiesa la mano la diamo a tutti senza problemi. La scorsa domenica ho teso la mano in segno di Pace a sei persone e tutte hanno risposto con la stretta. Spero, e non lo dico solo io, che non vi siano più limitazioni”.

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