MAGENTA – “Carissimi, quale assessore alle Politiche scolastiche mi corre precisare alcune cose su questo tema: la richiesta del nostro liceo prevedeva la possibilità di ricoverare 300 banchi, 300 sedie, 30 cattedre e 20 armadi presso un luogo da trovarsi. Nel mese di luglio abbiamo tenuto diverse riunioni in cui abbiamo deciso di dare priorità alle scuole elementari e medie presenti in città che avevano le stesse necessità, avvisando tempestivamente la scuola e Città Metropolitana, da cui dipende il liceo Quasimodo, della impossibilità di gestire anche questa richiesta. Magenta a differenza di altre realtà deve gestire 11 scuole tra primarie e secondarie di primo grado. Quindi nessuna mala gestio o altro come ho letto in qualche commento come al solito polemico, in una situazione emergenziale abbiamo privilegiato l’aiuto immediato alle scuole di nostra diretta competenza chiedendo a città metropolitana di dare una mano. Attendiamo ancora risposta”.
Con questa nota il vicesindaco Simone Gelli, che ha la delega alle Politiche Scolastiche ha spiegato le ragioni dell’intervento di Corbetta ‘in soccorso’ a Magenta. Dunque, nessuna inefficienza da parte della Giunta magentina, quanto, piuttosto una scelta in base a priorità. Con Città Metropolitana che è stata a guardare. Per fortuna, viene da dire, a Corbetta qualcuno non è stato con le mani in mano come a Palazzo Isimbardi.
