MAGENTA – Ha insultato pesantemente un ausiliario della sosta che gli ha fatto la multa. Lo ha ingiuriato su un gruppo facebook, cosa che gli è costata una denuncia per diversi reati. Pensava di passarla liscia un magentino che nel mese di giugno postò sul gruppo Magenta nel Degrado un commento su quanto gli era appena accaduto. “Stamattina vado a prenotare una visita all’ospedale di Magenta e parcheggio sulle strisce blu – scriveva – Mi accorgo che non ho moneta. Entro in ospedale a cambiare 5 euro. Quindi esco e mi trovo la multa”. Dopo aver sospettato che l’ausiliario si fosse nascosto per poterlo sanzionare parte con le minacce nello stesso post: “Io la multa la pago, ma stai attento ausiliario perché hai un nemico che è i.. nero. Non farti vedere da me in giro. Fallo per il tuo bene”.
L’ausiliario, che è in possesso di decreto del Sindaco per svolgere il suo servizio in qualità di incaricato di pubblico servizio, dopo questo post, lascia correre. “Ho preferito far finta di niente – ha detto – auspicando che la smettesse. Da parte mia sapevo di avere fatto con coscienza il mio lavoro ed era la cosa più importante”. Passano le settimane e, ad inizio settembre, ecco che esce un altro commento sullo stesso gruppo da parte dello stesso magentino. Chi pensava che, subito dopo il fatto, fosse stato travolto da un momento di rabbia da sbollire sui social, come può capitare, è cascato male. E così a settembre annuncia: “Vorrei dire a tutti che la multa l’ho pagata e che il signor …, il b… che va in giro a fare multe e scappa, di stare molto attento. Ora che so come ti chiami c… Non farti vedere da me”.
Minacce, insulti, la rabbia non era passata. Molti commenti erano a favore dell’ausiliario perché il cittadino aveva sbagliato parcheggiando sulle strisce blu. E così l’ausiliario l’altro giorno decide di recarsi al comando della Polizia locale di Magenta per sporgere querela. La Polizia locale avvia le indagini che consentono di identificare colui che ha scritto il post diffamatorio. Hanno comunicato la notizia di reato alla competente autorità giudiziaria e ora, il magentino, risulta essere indagato. I reati che gli vengono contestati sono le minacce, l’oltraggio e la diffamazione a incaricato di pubblico servizio, aggravata in quanto compiuta a mezzo facebook.
