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Magenta: Aurelio Livraghi e Andrea Cairati, le ‘menti’ dietro a Non Di Solo Pane

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MAGENTA – Dietro una intrapresa così delicata come il refettorio Non Di Solo Pane, ovviamente, ci sono decine e decine di persone. Spesso in posizione oscura e defilata.

Ma NDSP, ormai, è molto più di un semplice refettorio per donne e uomini in difficoltà. Lo dimostra l’enorme successo della vendita dei panettoni di Natale per finanziare l’attività svolta ogni giorno. Ed ovviamente, l’altrettanto riuscito pranzo solidale del 24 dicembre in cascina Bullona.

Dietro questo eclatante risultato, ovviamente, c’è la saggia regia di don Giuseppe Marinoni.

E due persone che, da posizioni (ed età) diverse, stanno dando moltissimo alla ‘causa’: parliamo di Aurelio Livraghi e Andrea Cairati.

Livraghi è un volto notissimo a Magenta: già responsabile della Caritas cittadina, un’esperienza manageriale alle spalle, da pensionato ancora in forza dedica moltissimo del suo tempo al consolidamento del progetto Non Di Solo Pane, la cui organizzazione quotidiana richiede degli sforzi rilevantissimi.

Poco tempo fa, al quotidiano ll Giorno, Livraghi confermava che “il mare del bisogno da intercettare è ancora grande. Ci sono quelli che per una questione di dignità personale, fanno ancora fatica ad esporsi e a frequentare il nostro centro. Noi puntiamo molto sull’apertura e sulla diffusione del nostro messaggio, così che anche i più incerti non abbiano più timori». Intanto, è interessante riflettere sulle proporzioni dei frequentatori del centro: 65% famiglie italiane, 35% straniere. «Ma di italiani in difficoltà ce ne sono ben di più – aggiunge Livraghi – il problema è appunto quello del non volersi esporre».

Al pranzo del 24 in Bullona c’era anche Andrea Cairati, che ha diversi anni in meno di Livraghi ma è impegnato sin dagli esordi in Non Di Solo Pane. Una laurea in Ingegneria, età attorno alla trentina, un posto di rilievo nel gruppo in Atlantia Spa (l’ex società Autostrade) negli uffici di Roma del colosso della gestione autostradale (parliamo di uno dei gruppi più grandi del mondo con la famiglia Benetton in veste di socio primario), Cairati non è nuovo all’impegno sociale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alcuni lo ricorderanno, nel 2012, tra i fautori dei Giovani per Marco, il gruppo di under 30 che sostenne la corsa di Marco Invernizzi a sindaco. Tanto che, nel dopo elezioni, si parlò di Andrea Cairati come possibile assessore della giunta. Ma non se ne fece nulla.

Oggi, assieme ad un altro brillante giovane magentino attualmente all’estero, Eugenio Ceriani, Andrea Cairati si sta dedicando con passione al consolidamento del progetto NDSP.

Del resto, la chiave di volta per il successo di ogni azione è sempre la stessa: il fattore umano.

F.P.

 

 

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