― pubblicità ―

Dall'archivio:

Magenta: Alpini al Lirico con il coro ANA per presentare l’adunata nazionale di maggio

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MAGENTA Una serata per farsi conoscere e per presentare la prossima adunata nazionale che verrà ospitata da Milano dal 10 al 12 maggio. Giovedì sera al teatro Lirico di Magenta il coro ANA di Abbiategrasso, diretto da Carlo Tunesi, si è esibito in alcune delle più belle e conosciute canzoni alpine. Ha partecipato anche la banda dell’associazione dei vigili del fuoco diretta da Imero Castiglioni davanti ad un folto pubblico, molte le penne nere e tanti anche i cittadini.

Nell’intermezzo dell’evento ha preso la parola Gianni Papa direttore del periodico sezionale Veci e Bocia. Ha illustrato le tappe della nascita degli alpini. Dal 1872 con la nascita delle truppe da montagna e il reclutamento tra la gente del posto. I primi alpini furono gli stessi montanari dotati di grande senso di appartenenza al corpo. Dopo le guerre arriviamo ai giorni nostri. “È stato un periodo bellissimo della nostra vita quello del militare negli Alpini – ha detto Gianni Papa. Noi siamo per la reintroduzione della leva perché formativa per i giovani. Il cappello con la penna nera riporta un po’ anche la storia di chi lo porta”. Un grande evento attende Milano nel mese di maggio. Del comitato organizzatore fa parte anche Gigi Rodeghiero, già capogruppo a Magenta, ruolo oggi ricoperto da Corrado Franzosini. In platea c’erano anche Giuseppe Parazzini, già presidente dell’associazione nazionale alpini, il presidente della sezione di Milano Luigi Boffi e Mariolina Cattaneo del centro studi ANA.

Papa ha ricordato figure illustri che hanno portato il cappello alpino, dal beato don Carlo Gnocchi al beato Teresio Olivelli di Vigevano. Ma perché oggi ha ancora un senso presentarsi all’adunata nazionale? “Il valore degli alpini è quello di onorare i caduti aiutando i vivi con le opere che facciamo – dice – l’associazione fa volontariato, protezione civile, informazione e comunicazione ad altissimo livello. Ma c’è una cosa che vince su tutte. È il patrimonio di esperienza dei nostri anziani. Un capitale dal quale apprendere” .

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi