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Magenta: alle “Baracca” si fa accoglienza attraverso il teatro

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Magenta – Come ricominciare una scuola dopo mesi di distanza forzata? Cosa offrire agli alunni che iniziano un nuovo percorso di studi in una nuova scuola? Sono durate tutta la prima settimana le repliche di una straordinaria performance teatrale, dedicata agli oltre cento alunni di classe prima. Una sezione alla volta per rispettare il distanziamento nell’Auditorium della scuola F. Baracca.

Spente le luci, l’ideale sipario si è aperto. A condurre la rappresentazione l’attore e regista Simone Migliavacca, che già presso la stessa scuola aveva proposto corsi di teatro negli anni scorsi, in collaborazione con la prof.ssa di Lettere Concetta Giaimo.

Migliavacca ha presentato un adattamento dal titolo “E se ne sono andati via”, tratto dal libro di Amélie Nothomb “Riccardin dal ciuffo” che, a sua volta, è una reinterpretazione in chiave moderna di “Enrichetto dal Ciuffo”, la popolare fiaba francese che era stata resa celebre dalla versione del 1697 di Charles Perrault. Ci sono storie che non è possibile non raccontare e la storia di Deodato e Altea è una di queste.

Cinquanta minuti di monologo, con diversi stili di racconto, dal teatro brillante a quello di narrazione, a quello didattico, Migliavacca fa vivere la storia e i personaggi che la animano.

A seguire un dibattito sulle tematiche emerse, con i ragazzi toccati sul vivo. Attorno al tema centrale, quello della bruttezza/bellezza, che innesca il discorso sul modo con cui guardiamo noi stessi, gli altri, il mondo, ruotano altre tematiche tra cui la relazione genitori-figli, il bullismo a scuola, le dinamiche adolescenziali, l’amore.

Un’idea vincente e coinvolgente, un modo diverso per rompere il ghiaccio, per parlare di sé, per accorgersi dell’altro e dare valore ai sentimenti e all’impegno più che all’apparenza e alla prima impressione. Perché la scuola è anche relazione.

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