― pubblicità ―

Dall'archivio:

Magenta-Abu Bakar, ecco la sentenza del TAR. L’ordinanza del Comune ‘smontata’ in punta di diritto

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

 

MAGENTA – La lettura del dispositivo con cui il Tar della Lombardia ha sconfessato ieri il diniego di un’area pubblica all’associazione Abu Bakar per celebrare la ricorrenza del 14 agosto consente di entrare nel merito della decisione, destinata a suscitare senza alcun dubbio un vespaio di polemiche.

Anzitutto va detto che trattasi di provvedimento avente carattere di urgenza, e che la seduta collegiale del TAR è stata fissata per l’11 settembre, ossia quasi un mese dopo la ricorrenza tanto contestata.

Il ricorso è stato presentato e vinto dagli avvocati Luca Bauccio, che era presente alla conferenza stampa dell’associazione Abu Bakar nelle scorse settimane e che difende le ragioni degli islamici magentini, e Aldo Russo.

La richiesta, com’è noto, era limitata al lasso temporale compreso tra le 8.30 e le 9.30 del 14 agosto, ed è stata giudicata dal TAR anzitutto coerente con la natura dell’associazione, trattandosi di una ricorrenza legata al culto.

Inoltre, in punta di diritto, il massimo tribunale amministrativo regionale ha riscontrato che il diniego- fondato sull’articolo 52 dello statuto comunale, contrasta con una fonte normativa ben più importante, ossia l’articolo 17 della Costituzione, pertanto il Tar adduce che ‘il provvedimento negativo è fondato su fonti normative incoerenti’.

In pratica, nel ‘conflitto’ tutto giuridico tra Statuto comunale e Costituzione, per il Tar prevale nettamente la seconda. Mancano inoltre,  nell’ordinanza emessa da piazza Formenti, ‘indicazioni circa ragioni ostative per motivi di ordine pubblico e moralità pubblica’.

Da ultimo, si legge verso la fine della sentenza, ‘il provvedimento sindacale non riferisce di un pericolo per interessi pubblici primari’.

La firma in calce al provvedimento è di Domenico Giordano. Appare chiaro, insomma, come la disputa di carattere giurisdizionale sia stata per ora vinta dall’associazione Abu Bakar, stante l’asserita- dal Tar- debolezza dell’ordinanza emessa dal Comune.

Ma ancora più interessante, a questo punto, sarà capite cosa scaturirà dalla seduta dell’11 settembre prossimo, da cui potrebbe venire un precedente giuridico di ben altro spessore, capace cioè di travalicare e di molto i meri confini locali. E arrivare ben oltre piazza Formenti e via Milano, anche per la valenza simbolica, va da sè, di una decisione del genere.

F.P.

 

 

 

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi