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Magenta, 302 (pre)iscrizioni al Liceo Quasimodo: è record

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70 famiglie ringraziano il sindaco Calati per aver risolto il problema degli spazi al Quasimodo

 

MAGENTA – Iscrizioni record per il Liceo Quasimodo di Magenta: sono infatti ben 302 i ragazzi che hanno scelto di frequentare la prima nel prossimo anno scolastico, dividendosi fra l’indirizzo Classico, Linguistico, delle Scienze Umane e Musicale. Ma il problema era dove ospitarli. Gli spazi del Quasimodo sono infatti sempre più risicati e l’avere ormai tre sedi (una in via Volta, una in via Colombo e una presso le Medie Baracca) ormai non è più sufficiente. Una situazione che avrebbe costretto la dirigente dell’Istituto, Donata Barbaglia, a respingere seppur a malincuore l’iscrizione di 70 studenti. Quest’anno però è stata la politica locale a risolvere il problema. Il sindaco Chiara Calati, supportata anche dall’assessore regionale Luca Del Gobbo, ha infatti scongiurato per il prossimo anno scolastico il pericolo temuto da decine di famiglie: quello di non poter iscrivere i propri ragazzi all’indirizzo prescelto, soprattutto del Liceo Linguistico, che è stato scelto da ben 170 studenti. Ha infatti messo a disposizione l’aula Galli che è ubicata nel plesso del Liceo, ma che viene utilizzata dal Comune come sala riunioni per vari incontri. Un impegno, quello di Chiara Calati, che si è diplomata proprio al Quasimodo, che non le è costato poca fatica in termini di mediazione, in quanto il mantenimento della sala in uso al Comune era richiesto a gran voce dagli uffici comunali e da molte associazioni del territorio.

 

Le classi previste per il prossimo anno scolastico sono quindi 11, di cui ben 6 di linguistico. “Abbiamo davvero pensato di utilizzare ogni minimo spazio disponibile – sottolinea la DS Donata Barbaglia – per cercare di non scontentare nessuno e consapevoli che la peculiarità della nostra offerta formativa, soprattutto linguistica, è unica sul territorio e sarebbe stato difficile per le famiglie iscrivere i propri figli in Istituti analoghi”.  Un paradosso, quello della sede del Quasimodo, che vede da un lato un’attività di orientamento efficace e apprezzata, che ha tra i suoi fiori all’occhiello un nuovo progetto del Classico, lo studio di lingue come il cinese e il russo e le specializzazioni tedesca del DSD e francese dell’Esabac e dall’altra una latitanza della città metropolitana a cui spetterebbe risolvere il problema logistico in cui si dibatte da tempo il liceo magentino. Rimane una speranza, che dal Quasimodo si augurano possa essere concretizzata anche con il supporto della Regione: la costruzione di una nuova sede che possa consentire in futuro a ragazzi e famiglie di scegliere liberamente quale percorso formativo intraprendere dopo la terza media.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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