― pubblicità ―

Dall'archivio:

Mafia in Lombardia: presentato ieri il rapporto in Regione

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

MILANO – “La conoscenza del fenomeno mafioso è  un presupposto indispensabile per poterlo combattere, perché  solo con una chiara e puntuale chiave di lettura della sua 
complessità si possono individuare le necessarie politiche di  intervento”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sicurezza,  Immigrazione e Polizia locale Riccardo De Corato, che ha  concluso la presentazione del secondo rapporto di ricerca 
‘Monitoraggio della presenza mafiosa in Lombardia’ illustrato  ieri a Milano presso Palazzo Pirelli alla presenza, tra gli  altri, del Prefetto del capoluogo lombardo Renato Saccone, del  vicepresidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti e del  presidente della Commissione Antimafia del Consiglio regionale  Monica Forte. 

STUDIO COMMISSIONATO DA REGIONE AD OSSERVATORIO UNIMI – Regione
Lombardia ha commissionato e finanziato all’Osservatorio sulla  Criminalità Organizzata dell’Università di Milano (Cross) il  rapporto per restituire alla collettività un quadro più preciso  della situazione. Lo studio è stato fortemente voluto dalla
Direzione Sicurezza della Giunta regionale e dalla Commissione  Antimafia del Consiglio regionale lombardo. “Grazie all’ottimo  lavoro di Polis Lombardia – ha detto De Corato – e del gruppo di  studio coordinato da Nando Dalla Chiesa, direttore Cross  dell’Università Statale di Milano, oggi possiamo fermarci a
riflettere su questi dati. Il nostro obiettivo è quello di  portare il rapporto all’interno di tutte le sedi formative della  Lombardia, perché non può e non deve restare chiuso nel  cassetto”.

LEGGI REGIONALI DI CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ – L’assessore De
Corato ha inoltre fatto riferimento alle varie leggi regionali
(2 e 9 del 2011 e 24 del 2015), poi riformulate, con cui l’ente
ha attivato politiche per la prevenzione e il contrasto della
criminalità organizzata e per la promozione della cultura della
legalità ed in particolare per incentivare il recupero dei beni
confiscati alla criminalità organizzata e sostenere il loro
riutilizzo da parte degli enti locali e della Regione.

SETTORE DI INTERESSE – “I settori di interesse della criminalità
– ha ricordato l’assessore – vanno dai più tradizionali
commercio, rifiuti, ciclo del cemento e filiera ortofrutticola,
ristorazione alle più recenti penetrazioni nel settore sanitario
e in quello turistico. Le aree sotto traccia sono quelle su cui
è più difficile intervenire: usura, turismo appartamenti e
farmacie”.

LOMBARDIA QUINTA REGIONE PER NUMERO BENI E AZIENDE SEQUESTRATE
“Dalla ricerca presentata oggi – ha sottolineato – emerge tra 
gli altri un dato davvero significativo: nel 2017 la Lombardia 
si colloca al 5° posto tra le regioni con il maggior numero di 
beni immobili e aziende sequestrate e confiscate alla 
criminalità organizzata”. 

MAFIA STRANIERA – “Il problema criminalità – ha concluso De
Corato – oggi non si ferma solo ai nostri confini nazionali.
Le mafie straniere, infatti, da quella nigeriana, a quelle
cinesi ed albanesi si sono pericolosamente saldate con la mafia
italiana, così come chiaramente confermato anche dai dati
contenuti nella ricerca presentata oggi”.

RAPPORTO SU SITO POLIS LOMBARDIA –  Il rapporto è pubblicato sul
sito di Polis Lombardia http://www.polis.lombardia.it/wps/portal/site/polis/DettaglioEvento/eventi/eventi-2019/20190311-mafia

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi