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Luca Del Gobbo: “Serve un sostegno concreto per le scuole paritarie. Tuteliamo il diritto alla libertà di scelta”

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La volontà politica si è espressa in modo unanime: le scuole Paritarie, in Lombardia, raccolgono il sostegno di tutti i gruppi in Consiglio regionale. La mozione che ho presentato in aula è passata con il voto di tutti tranne un astenuto. In questi tempi di violenza verbale e di steccati ideologici, ha dell’incredibile. La richiesta contenuta (e approvata) al Pirellone è quella che la giunta si impegni “ad aumentare significativamente le risorse per la libertà di scelta scolastica delle famiglie, come la componente “buono scuola” della Dote”, e allo stesso tempo, ad attivare un lavoro con il governo perché la legge sulla Parità sia Modifica data e ora effettivamente applicata.

È ora che la qualità e le dimensioni del servizio pubblico offerto dagli istituti paritari raccolga ciò che meriti. In Lombardia si contano 2.528 strutture tra Infanzia e Secondaria di II grado. Vuol dire 231.758 tra bambini e alunni (Dati MIUR, pubblicati a settembre 2019, relativi all’a.s. 2018/2019). Se considerassimo solo quelli presenti nella scuola dell’obbligo, conteremmo poco più di 95mila studenti. Ora, immaginatevi l’esodo di tutti costoro nella scuola statale. Sapete a quale maggior spesa andrebbero incontro le casse pubbliche? Semplice. Se il costo/alunno è all’incirca di 7 mila euro, lo Stato subirebbe un aggravio di 665 milioni di euro e più. Solo per la Lombardia. 

Tutto ciò, tra l’altro, verrebbe dopo il fatto più grave: la scomparsa del diritto alla libertà di scelta educativa delle famiglie. Il Consiglio regionale della Lombardia ha fatto una scelta e indicato una strada. Sono certo che il presidente Fontana e l’assessore Rizzoli faranno la loro parte.

Magenta, sopra l’Istituto delle Madri Canossiane

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