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+++ Luca Del Gobbo e il suo “Ritorno al futuro”. Come vent’anni fa stesso amore verso la città +++

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MAGENTA –  In un clima quasi da ‘primo giorno’ di scuola si è svolto, ieri sera, nella cornice speciale del Teatro Lirico, il Consiglio comunale d’insediamento del cosiddetto ‘Del Gobbo Ter’.

Facce più distese, un clima senz’altro meno ‘tirato’ rispetto ad una campagna elettorale, certamente composta, ma nel corso della quale tutti hanno corso a mille per fare e ottenere il meglio.
Certo, l’inizio di ogni ciclo e in questo caso il “ritorno al futuro” come lo ha definito il neo primo cittadino, porta con sè anche tanta emozione. Che è emersa chiaramente nelle parole di Del Gobbo. “Adesso è finita la campagna elettorale, adesso – ha esordito – è il momento per collaborare insieme per il futuro di Magenta”. Quale futuro? Ovviamente, un futuro che guarda e colloca Magenta in una prospettiva del post Expo dove la ‘Città della Battaglia’ dovrà e potrà essere protagonista. “Saremo ad una fermata di treno dal nuovo Ospedale Galeazzi. Senza dimenticare l’occasione delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026”. Per Del Gobbo sono treni sui quali non si può non salire. Ma lo si deve fare insieme. “La ricostruzione – ha proseguito – dovrà partire dal basso, mettendo al centro la persona e l’associazionismo”.

E’ quel rinascimento magentino ‘leit motiv’ della sua campagna elettorale. Il primo tassello sarà, come già abbondantemente annunciato, la ‘macchina comunale’ da revisionare. Quindi, gli ‘Stati Generali’ in cui chiamare a raccolta la città, per sentirne bisogni ed esigenze.

E poi l’Innovazione – essenziale per una ‘Città che guarda avanti’ – così come un Welfare inclusivo e non più standardizzato ma che contribuirà ad una Magenta più inclusiva nel vero senso della parola. Del Gobbo è anche sempre stato uomo di comunicazione – il che non esclude la sostanza, anzi la affianca – e anche qui il Sindaco ha annunciato cambiamenti importanti. “Significa maggiore trasparenza e partecipazione – ha spiegato – così che i cittadini capiscano cosa si può fare e cosa invece non è possibile per l’ente comune”.

 

Poi appunto il momento del ‘Ritorno al futuro’. Del Gobbo in queste ore sta rendendosi conto di cosa significa tornare ad indossare la fascia tricolore. Orgoglio ma anche responsabilità (tante) specie in questo particolare momento storico politico.

“Ho pensato quando ho varcato la soglia del comune vent’anni fa – ha rimarcato – voglio ringraziare tutti i Magentini, sento il loro affetto. Prometto impegno, dedizione e fedeltà. Sono sicuro che insieme sapremo costruire la Magenta del domani”. 

Il Sindaco sa che è una sfida avvincente, certo probante ma che si può e si deve vincere. Non è mancato neppure un ringraziamento – come galateo istituzionale impone e che Del Gobbo conosce bene – alla Giunta uscente e al suo Sindaco Chiara Calati.

“Hanno amministrato in un momento difficile, hanno guidato la città in un mezzo ad una pandemia mondiale: meritano un ringraziamento e rispetto”.

Infine, Del Gobbo ha riservato il passaggio conclusivo alla sua Giunta. “Un mix di freschezza ed entusiasmo (portato da Stefania Bonfiglio e Mariarosa Cuciniello) accanto all’esperienza di chi fa politica da anni (Simone Gelli ed Enzo Tenti) e infine il mondo delle professioni che si mette in gioco per il bene comune (il professor Chiodini, preside da poco in pensione)”

 


“Sono convinto – ha chiosato – che si tratta di una bella squadra. Ci metteremo passione e competenza per Magenta. Alla fine dei cinque anni tireremo le somme, ma noi abbiamo fiducia e crediamo che sarà un bilancio assolutamente positivo per la nostra città”.

F.V.

 

 

 

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