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Luca Del Gobbo, da Magenta ‘riparte’ la corsa verso Regione Lombardia

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MAGENTA – Passaggio nella sala consigliare di via Fornaroli per Luca Del Gobbo, in vista delle elezioni del 4 marzo. 

Assieme a Carolina Pellegrini, candidata alla Camera, Del Gobbo ha esordito valutando il lavoro fatto in Regione dal 2013 e spiegare cosa potrà fare la Lombardia dalla prossima legislatura.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Avevamo 9 consiglieri ma abbiamo fatto molto, a partire dalla sanità, assieme al nostro gruppo e alle istanze proposte. Il nostro consigliere Angelo Capelli ha di fatto reiscritto la legge sanitaria in Lombardia. Abbiamo mantenuto il fondo  Nasco per le giovani madre, abbiamo messo al centro delle politiche regionali la famiglia. Abbiamo lavorato per la casa e per il turismo. Siamo insomma stati determinanti avendo messo i contenuti al centro della nostra politica. Siamo nel centrodestra pur essendo diversi dagli altri partiti, perché nonostante la fatica dentro lo schieramento abbiamo potuto realizzare quanto volevamo”, ha esordito Del Gobbo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Punteremo come sempre ai bisogni delle persone, delle imprese e della comunità, dando forza alla libertà dei corpi intermedi, usando strumenti come la piattaforma open innovation”, ha concluso. “Sugli ospedali stiamo lavorando e abbiamo lavorato molto per Magenta, Abbiategrasso ma anche Legnano e Cuggiono. Magenta, in particolare, avrà presto un nuovissimo Pronto Soccorso. Con Human Techopole a Rho creeremo un centro di ricerca medica unico al mondo. Il mio datore di lavoro è il popolo, la scuola dell’esperienza serve. L’impegno politico è serio, le classi dirigente improvvisate non funzionano”.

A seguire è toccato ad Alessandro Colucci, “grazie a Luca che mi invita a Magenta, dove sono stato assessore con lui per 3 anni. Sto girando parecchio la Lombardia e sento un buon clima: possiamo e dobbiamo lavorare a un progetto serio per la nostra comunità. Abbiamo creato un soggetto politico serio, concreto e responsabile. Sul campo dell’innovazione, in Lombardia, Luca ha lavorato benissimo. In città come Monza e Magenta, e non solo, abbiamo colto risultati importanti. Quindi possiamo tranquillamente ambire ad essere il terzo partito della coalizione in Regione, usciamo dalla sindrome del cespuglio”, ha concluso il candidato di Noi con l’Italia alla Camera. “Oggi sul campo rimangono le proposte del centrodestra e dei Cinque Stelle, quindi bisogna diffondere la necessità del voto utile per noi, adesso che siamo più forti. E dentro il centrodestra è importante dare un segnale all’area moderata, un sostegno convinto”, ha concluso Colucci.

“Sono contenta di essere a Magenta”, ha commentato Carolina Pellegrini, candidata alla Camera nel collegio plurinominale di Milano ovest (comprese Rho, Legnano, Abbiategrasso e Magenta). Stiamo facendo una grande fatica perché i partiti si sono liquefatti e sono rimasti i leader.  Sono venuti meno gli intermediari. Noi abbiamo bisogno di essere rappresentati, di ripartire dal centro della politica. Siamo 4 partiti ma i nostri valori sono forti, perché ci riesce facile lottare. Abbiamo un programma serio, dove l’impresa viene prima del lavoro perché sono le imprese che creano posti di lavoro. Per noi sono centrali temi come l’educazione e la famiglia, con parità scolastica e libertà di scelta. E da donna che si è sempre occupata di problemi femminili, dico che deve rimanere una differenza tra uomini e donne. Quindi vi invito ad aiutarci”, ha concluso. 

Ha concluso la serata Roberto Formigoni. “L’Italia ha bisogno di persone capaci di assumersi le proprie responsabilità, viviamo una campagna di poco ascolto e tanti slogan. Dentro questo contesto noi ci poniamo come elemento diverso. E invece abbiamo l’esaltazione dell’incompetenza e di chi non ha mai fatto nulla. Siamo anzitutto un partito di centro, quello che manca alla politica italiana. Siamo stati ad ascoltare famiglie, studenti universitari, piccoli gruppi. Oggi la politica deve affrontare problemi drammatici; in questi anni c’è stato uno spostamento del potere dalla politica ad altri poteri. E questa crisi ha devastato i ceti medi; la politica ha le sue responsabilità, ma se mi chiedo chi comanda dico Davos, i poteri finanziari. La politica è del popolo,  e il voto è lo strumento concesso al popolo per orientare il proprio futuro. I poteri sovranazionali manovrano impresa e lavoro con la leva delle tasse. L’altra grande concentrazione di potere è il pensiero unico del politicamente corretto, che riduce le persone a sudditi. Oggi dobbiamo lottare per difendere la libertà dell’uomo. Il centrodestra ha bisogno di noi per uscire dal dualismo Salvini-Berlusconi. E se vogliamo che dalle urne esca una maggioranza di governo, allora il voto utile è quello per noi. Siamo in una situazione in cui l’Italia invecchia, e troppo. La famiglia non riguarda solo i cattolici, ma tutta la società. Sull’aborto, anziché fare battaglie ideologiche, siamo intervenuti per aiutare le donne a non abortire. Ecco perché votare per Noi con l’Italia è cosa buona e giusta. Oggi pensare di uscire dall’euro è impensabile, lo scenario è cambiato del tutto: l’Europa va cambiata  e non abbandonata”.

 

 

 

 

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