RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO – Nasce un governo legittimo, ma non legittimato dal popolo. Il Conte bis ha preso forma e lo ha fatto nel rispetto delle regole istituzionali. Meglio sarebbe stato il voto, ma non è questo ad allarmare di più. Su cosa punta il nuovo esecutivo?
Con la premessa che si giudicano sempre i fatti e non gli annunci, i 26 punti del programma PD-5stelle sono, tuttavia, un preludio preoccupante. Nulla – se non un generico “sostegno” – si dice sulla famiglia e sul suo urgentissimo rilancio nel Paese. È un’assenza pesante. E l’autonomia regionale? Un cenno: l’intento è di “completarne il processo”, ma se fin qui i penta stellati hanno frenato è più che legittimo sospettare che, con la Lega assente, il progetto finisca nel cassetto. Un punto ad hoc è addirittura dedicato alla “revisione di tutte le concessioni autostradali” dietro un richiamo alla “tutela dei beni comuni” dal sapore statalista. Anomalo, poi, il riferimento ad una città (Roma) e alla collaborazione che il Governo “deve renderle” perché sia “più vivibile”. E anche nel caso di manovre condivisibili – come la “riduzione delle tasse sul lavoro” o la “riforma della giustizia” –, pesa il silenzio assoluto su come realizzarle.
Se la via è questa, la nostra opposizione, in Parlamento e in tutti i luoghi consentiti, sarà ferma e decisa. Il primo modo è offrire un’alternativa politica credibile (e replicabile): per noi eletti in Lombardia significa continuare a far crescere il nostro modello di buon governo.
*Luca Del Gobbo Consigliere regionale Noi con l’Italia