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Lombardia: Gallera, assunti 1760 infermieri; 2000 solo per Covid

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MILANO – La regione Lombardia “ha sempre ritenuto fondamentale il ruolo dell’infermiere, investendo risorse concrete per le assunzioni non solo in fase di emergenza. Stupiscono e amareggiano le affermazioni dei rappresentanti del Sindacato NurSind che generano solo confusione”. Lo afferma l’assessore al Welfare della regione Lombardia Giulio Gallera. “Appena le norme nazionali lo hanno consentito – spiega Gallera – abbiamo avviato una politica di irrobustimento degli organici nei reparti degli ospedali. Pur nella difficolta’ dell’espletamento di concorsi pubblici nella prima parte dell’anno le Aziende pubbliche hanno assunto 1.760 infermieri a tempo indeterminato a fronte di 1.496 cessazioni e si prevede comunque un aumento del trend dei reclutamenti. Le nostre ASST hanno inoltre reclutato per l’emergenza Covid piu’ di 2.000 infermieri.

 

Di questi la maggior parte e’ ancora in servizio”. “Le stesse aziende stanno effettuando inoltre le ‘chiamate’ da tutte le graduatorie disponibili per le assunzioni di professionisti a tempo indeterminato – aggiunge Gallera – per il ruolo di infermiere di famiglia: se ne prevedono 350 entro la fine dell’anno e 1.600 entro i primi mesi del 2021”. “A tutto questo si aggiunge una formazione continua e qualificata – conclude l’assessore – ed una valorizzazione diretta del loro ruolo professionale. Proprio con le Organizzazioni sindacali del Comparto avevamo definito, ed erogato, nei mesi scorsi un riconoscimento economico specifico per gli infermieri che avevano lavorato nei reparti Covid, in proporzione al loro livello di impiego”.

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