― pubblicità ―

Dall'archivio:

Lombardia Film Commission, interrogazione del PD in Parlamento

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

ROMA – Sull’inchiesta in corso su presunti fondi alla Lega il Pd al Senato ha presentato una interrogazione al Ministro per gli affari regionali e le autonomie. Nel testo, che vede come prima firma quella del senatore lombardo Franco Mirabelli, Vicepresidente del Gruppo PD al Senato, una serie di premesse ricostruiscono, attraverso le notizie dei media, le tappe dell’inchiesta, ricordando che “dal 16 luglio scorso sono indagati dalla procura di Milano Antonio Di Rubba, ex Presidente della fondazione Lombardia Film Commission, Andrea Manzoni – rispettivamente revisore contabile del Gruppo parlamentare della Lega del Senato e direttore amministrativo del Gruppo parlamentare della Lega della Camera dei deputati – e Michele Scillieri, amministratore della Futuro Partecipazioni, società cui erano intestate le quote della società Andromeda, nonché titolare dello studio dove era stata registrata la “Lega per Salvini Premier” e che “il 14 luglio scorso, Sostegni (considerato dai pubblici ministeri “la testa di paglia” di Scillieri) è stato fermato dalla Guardia di finanza poco prima di incontrare Scillieri e di partire alla volta del Brasile, accusato anche di estorsione perché avrebbe minacciato lo stesso Scillieri, Di Rubba e Manzoni, di rivelare il loro ruolo nella compravendita in questione chiedendo, in cambio del suo silenzio, altri 30.000 euro dei 50.000 che gli sarebbero stati promessi”.

Il dispositivo dell’interrogazione, firmata anche dai senatori Dario Parrini, Alessandro Alfieri e Alan Ferrari, chiede al governo di sapere “quali siano le valutazioni del Ministro in indirizzo sui fatti esposti in premessa e quali iniziative intenda adottare al fine di contribuire a fare al più presto chiarezza sui fatti sopra riportati, che, al di là delle loro eventuali implicazioni penali, rivelano un utilizzo personale e fraudolento di un ente regionale e dei fondi pubblici di sua pertinenza, tale da inficiare la trasparenza e la correttezza che dovrebbero improntare l’azione degli enti regionali”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi