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Lombardia e la ‘querelle’ taxi. La Lega “Preoccupazioni legittime ma Regione non può agire su competenze statali, basta scaricabarile”

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MILANO –  “Siamo sorpresi dalla reazione di alcune sigle sindacali rispetto alla misura approvata ieri con un Ordine del giorno al Bilancio che impegna la Giunta a stanziare risorse al settore per alleggerire una situazione oggettivamente difficile che, fra lockdown e fase 2, ha messo in ginocchio la categoria”. Così Andrea Monti, Massimiliano Bastoni e Silvia Scurati (nella foto sotto), consiglieri regionali della Lega rispondono al comunicato congiunto di TAM – Unione Artigiani, Federtaxi CISAL Lombardia, Uritaxi Milano – UNICA Taxi CGIL, Satam – ACAI Milano, Fit cisl Lombardia e Confcooperative Lombardia.

“Temiamo – proseguono gli esponenti leghisti – che qualcuno abbia sbagliato l’indirizzo verso cui indirizzare le sacrosante e giuste lamentele. Tasse e contributi Inps non sono introitati da Regione Lombardia, ma decisi da un Governo che non mostra il coraggio necessario ad annullare a questa categoria ogni carico fiscale.
Dal canto suo Regione Lombardia può solo mettere in campo misure volte agli investimenti ed è per questo motivo che abbiamo impegnato la Giunta a investire risorse che aiutino ad alleviare il carico dei costi di leasing e finanziamenti, che ogni mese gravano sulle spalle dei tassisti.

L’Odg prevede infatti che la misura riguardi non soltanto gli acquisti di nuovi veicoli, ma anche le autovetture già comprate, a patto che queste siano ancora in corso di pagamento.
Per questo invito le sigle sindacali a citofonare al campanello giusto, ovvero quello di chi ha realmente il potere di fare di più. La Regione è dalla parte dei tassisti, ma non di coloro che, pretestuosamente, chiedono alla Lombardia di agire su competenze dello Stato. Questo gioco dello scaricabarile – chiosano Monti, Bastoni e Scurati  – non è utile a nessuno, tanto meno alla categoria”.

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