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Lombardia e caos treni/2, Bussolati: i pendolari hanno ragione da vendere

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MILANO  “I pendolari lombardi di ben ventiquattro comitati e associazioni non possono essere ignorati da Fontana. Sono esasperati per lo stato pietoso del servizio ferroviario, che con il Covid è peggiorato ulteriormente con tagli alle corse che per i viaggiatori significano ulteriori disagi, ritardi, treni affollati e costi aggiuntivi quando non possono fare a meno di utilizzare l’auto per andare e tornare dai luoghi di lavoro e di studio.
 

Non c’è servizio di trasporto in Lombardia che sia in queste condizioni e provochi questa dura presa di posizione degli utenti, e sono anni che noi denunciamo questa situazione in Consiglio regionale. Fontana e Terzi, in tutta risposta, procedono al rinnovo senza gara del contratto di servizio a Trenord, legando mani e piedi la Regione e i suoi pendolari ad altri nove anni di disservizi. Questa è ottusità e arroganza: se ne vadano a casa entrambi, per amore della Lombardia.”

Lo dichiara il consigliere regionale del Pd Pietro Bussolati dopo la lettera con cui ventiquattro comitati e associazioni di pendolari, lamentando disagi crescenti sul servizio ferroviario regionale gestito da Trenord, disagi acuiti dal taglio continuo delle corse, chiedono le dimissioni dell’assessore regionale ai trasporti Claudia Terzi, della Lega.

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